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#Cartabianca, “non vuole la pace”. Matteo Salvini e la legnata a Joe Biden: l'obiettivo è annientare la Russia

Federica Pascale
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"Dopo due mesi e mezzo nessuno vincerà sul campo. L’Europa deve scegliere autonomamente di dire: vogliamo la pace. Temo che qualcuno non voglia la pace”. Così Matteo Salvini durante la puntata di martedì 3 maggio di #Cartabianca, il talk show politico condotto da Bianca Berlinguer su Rai 3. In studio sono ospiti il leader della Lega e il professore universitario Alessandro Orsini, entrambi invitati per parlare di Ucraina, Italia e pace. “Adesso il problema non è diventato fare la pace ma annientare la Russia – afferma Salvini -. Il Papa dice di essere pronto a incontrare Putin a Mosca. Emmanuel Macron ha fatto una telefonata di due ore con Vladimir Putin. Non penso che siano filorussi o negazionisti, cercano di arrivare alla pace. Se fosse utile per fermare la guerra, andrei a Mosca a piedi”.

 

 

Il leader del Carroccio loda l’operato dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, che riuscì a dialogare con la Corea del Nord, e aggiunge: “Poi arriva Joe Biden e tanti saluti alle libertà e ai diritti in Afghanistan”. Il timore del leghista è che gli USA in realtà non ambiscano alla pace, e che l’Italia possa trovarsi nel mezzo di una guerra nella quale ha solo da perdere. Per questo motivo, la Lega, in quanto partito facente parte del governo Draghi, si impegna a chiedere spiegazioni circa la strategia che l’esecutivo ha deciso di adottare, sia in politica estera sia in quella interna, essendo le due strettamente collegate, oggi più di prima: “Parlerò con Mario Draghi dell’invio di armi. Dopo due mesi e mezzo bisogna domandarsi se altre armi allunghino la guerra. È arrivato il momento di convincere o costringere le due parti in guerra a sedersi intorno a un tavolo. La guerra è una tragedia sempre, in questo caso arriva dopo pandemia e terrore. Il governo ha tirato fuori 14 miliardi per aiutare le famiglie. La crisi economica sarà drammatica. Chi dice 'rinunciamo subito al gas russo' è un matto o è in malafede” conclude il senatore.

 

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