diMartedì, Fulvio Grimaldi scatena l'ira di Giovanni Floris: “Processo di odio, russi come gli ebrei”
Nella puntata del 26 aprile di diMartedì, il talk show serale di La7 condotto da Giovanni Floris, è ospite il giornalista e reporter di guerra Fulvio Grimaldi, che con le sue parole fa scattare l’ira del padrone di casa: “Le decisioni sono prese molto più in alto rispetto a Mario Draghi, che non conta molto. In Ucraina, come confermato mesi fa da tutta la nostra stampa, dall’Osce e dall’Onu, esiste un regime basato su forze politiche e armate naziste, che ne fanno di tutti i colori, che tutto ad un tratto si sono volatilizzate e non esistono più, anzi sono diventate simpatiche. È un processo di odio nei confronti dei russi e del diverso che assomiglia moltissimo all’odio che si nutriva nei confronti degli ebrei alcuni decenni fa, è la stessa rimozione, la stessa categorizzazione di sotto uomini, i putiniani che sono inaccettabili, questo è un dato di fatto sorprendente”.
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“Non applaudite perché non trovo una parola da applaudire di quello che ha detto, con tutta la simpatia per Fulvio Grimaldi” la replica secca e piena di scintille di Floris, che interrompe il pubblico in studio che aveva manifestato il proprio apprezzamento per il discorso del giornalista. Ma Grimaldi non fa nessuna retromarcia: “Ci sono i nazisti o no? C’è l’Azov o no?”. “I nazisti ci sono pure in Italia, ma non è che ci invade la Francia”, risponde ancora Floris, che però non riesce a convincere il suo ospite: “Questi nazisti hanno massacrato per otto anni un popolo che non voleva il colpo di Stato”.