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Otto e mezzo, Lucio Caracciolo ha un tremendo timore: guerra lunga, la chiave è Mariupol

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La battaglia infuria a Mariupol e l’Ucraina non vuole arrendersi dopo l’attacco della Russia. Nella puntata del 19 aprile di Otto e mezzo, talk show serale di La7 condotto da Lilli Gruber, è ospite Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes, che disegna l’attuale situazione militare del conflitto: “La fase 1 della guerra è andata notevolmente male per la Russia, perché prevedevano di essere a Kiev in poco tempo, si erano anche portati le divise per fare la parata militare della vittoria. La fase 2 significa prendere Mariupol e conquistare tutto il Donbass che riescono ed eventualmente da lì ripartire per la fase 3, che potrebbe essere arrivare ad Odessa e chiudere completamente lo sbocco sul mare all’Ucraina. Credo che questa guerra procederà per fasi e per cessate il fuoco, dopo questa fase 2 potrebbe esserci un cessate il fuoco che non cambierà la sostanza del problema, prepariamoci ad una guerra lunga con varie fasi, magari con intervalli di mesi, ma con un andamento che decisamente non sarà rapido. Anzi, questa sostanzialmente è una prosecuzione della guerra civile della Russia iniziata nel 1917 - sottolinea Caracciolo - che attraverso varie fasi si riproduce tragicamente”.

 

 

“Perché dici questo?” lo interroga la Gruber. “La prima Ucraina nacque proprio - replica l’esperto - dalla Rivoluzione d’Ottobre, con la nascita di una Repubblica indipendente ucraina che all’epoca era un protettorato tedesco. Poi l’Ucraina intesa come stato entrò nell’Unione Sovietica e da quel momento ci furono varie fasi, tra cui la seconda guerra mondiale. Gli ucraini hanno resistettero 10 anni contro Stalin, è gente temprata. Mariupol - torna sul presente e conclude Caracciolo - è importante perché è la chiave per i russi per vincere la seconda fase. Penso che questa vittoria tattica la otterranno, ma poi ci sarà parecchio da combattere”.

 

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