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Putin manda mezzi militari e sistemi missilistici al confine con la Finlandia, scatta l'allarme rosso: sfida all'Europa

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L'ipotesi che la guerra in Ucraina fosse solo l'inizio di una nuova campagna in Europa è stata sollevata fin dall'inizio dell'intervento militare russo. Ma dopo la mancata presa di Kiev e la resistenza ucraina, forte delle armi arrivate da Usa ed Europa, sembrava sfumata. Ma segnali preoccupanti arrivano dal confine tra la Russia e i paesi della fascia baltica e scandinava. 

 

Veicoli militari russi sono stati avvistati vicino al confine con la Finlandia. I movimenti sono stati documentati da un filmato verificato da Sky News che mostra lo spostamento di attrezzature militari, veicoli e sistemi di difesa costiera, al confine tra Russia e Finlandia. "La Russia è il nostro vicino. Abbiamo un lungo confine con loro e vediamo come si comportano in Ucraina adesso. È una guerra in Europa che non volevamo accadesse, ma ora purtroppo è così. Pertanto, dobbiamo ovviamente porci la domanda su come possiamo fare in Finlandia per evitarlo", ha detto il primo ministro finlandese Sanna Marin in una conferenza stampa a Stoccolma citata da Aftonbladet.  "Ci sono ovviamente diversi rischi per i quali dobbiamo essere pronti. Le minacce provenienti dalla Russia come attacchi informatici, ibridi e così via devono ovviamente essere prese in considerazione", ha aggiunto.

 

Intanto la Finlandia deciderà se presentare la richiesta di adesione alla Nato "nel giro di settimane", ha detto il governo di Helsinki. "Penso che (una decisione,ndr) arriverà abbastanza rapidamente: tra poche settimane, non tra mesi", ha detto Marin nella conferenza stampa al termine dell’incontro con il primo ministro svedese Magdalena Andersson. Anche la Svezia sta discutendo se chiedere la sua adesione all’Alleanza Atlantica sull’onda dell’attacco russo all’Ucraina. Senza esprimere apertamente la sua preferenza, la premier finlandese ha evidenziato i vantaggi di essere un membro della Nato, e non solo un partner, come attualmente la Finlandia. "Non c’è altro modo per avere garanzie di sicurezza che nell’ambito della difesa e della deterrenza congiunte, come garantito dall’articolo 5 della Nato", ha osservato. A Madrid, a fine giugno, il 29 e il 30, è previsto un vertice della Nato nel quale la richiesta potrebbe essere avanzata. 

 

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