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"La Nato non può entrare in guerra", Di Maio e il terrore di un conflitto mondiale

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L'ultimo orrore dalla guerra in Ucraina arriva dal villaggio di Buzova, non lontano da Kiev, doge decine di corpi seppelliti in quella che appare essere una fossa comune sono stati rinvenuti. "Il popolo ucraino difendendosi sta difendendo anche l’Unione Europea. Ogni giorno, man mano che l’esercito ucraino respinge quello russo dalle aree occupate, stiamo venendo a conoscenza di orrori indicibili. Siamo a oltre 170 bambini ammazzati, sotto le bombe russe ci sono civili che hanno l’unica colpa di essere cittadini ucraini agli occhi dei russi", ha commentato  il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Maddaloni rispondendo alle domande dei giornalisti in merito alla strage di Makariv, dove sono stati trovati 132 cadaveri, ucraina i che sarebbero stati torturati.

 

"Per questa ragione - continua - questa guerra deve finire il prima possibile, e per farla finire esiste solo una diplomazia. È solo la soluzione diplomatica che può portare alla pace e per fare questo io credo che serva un grande coinvolgimento dell’Unione Europea che ha il dovere di promuovere tutte le azioni che servono con una grande conferenza di pace per arrivare prima al cessate il fuoco e poi dopo ad un accordo legato alle questioni che sono sul tavolo. L’Italia - prosegue - sarà uno dei Paesi garante sull’accordo della neutralità tra Ucraina e Russia. Per volere la pace, però, bisogna essere in due e Putin non sta dimostrando di volere la pace ed è per questo che abbiamo dato tutto il supporto che serve al popolo ucraino per difendersi".

 

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una intervista al Telegraph ha annunciato che le truppe ai confini dei paesi dell'Allenaza saranno rafforzate in modo permanente". Ma la "Nato non può entrare in guerra, noi non lavoriamo ad un coinvolgimento della Nato, non lavoriamo a no-fly zone, non lavoriamo ad interventi diretti dell’Alleanza atlantica perché tutti siamo d’accordo, anche Stoltenberg, che dobbiamo evitare una terza guerra mondiale". "In questo momento ai confini dell’Europa stiamo potenziando tutti gli strumenti di deterrenza che servono a scoraggiare Putin dall’avvicinarsi ai confini all’Unione europea", ha aggiunto Di Maio. 

 

"Domani mattina con il presidente Draghi sarò in Algeria, firmeremo un accordo importante sul gas che ci permetterà di fronteggiare gli eventuali ricatti russi", ha detto Di Maio: "Purtroppo siamo in ritardo come Paese, dovevamo diversificare molto prima ma abbiamo tanti partner e amici nel mondo. Nell’ultimo mese e mezzo sono stato in Algeria, Qatar, Angola, Congo, Mozambico e Azerbaigian, tutti questi Paesi si sono detti disponibili ad aumentare le forniture energetiche all’Italia e questo ci renderà un Paese più indipendente dai ricatti", ha aggiunto. 

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