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Zelensky e la rivelazione dei servizi segreti americani: "Restano pochi giorni". La pericolosa strategia russa

Giada Oricchio
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E’ tempo di resa per l’Ucraina? Secondo le previsioni dei servizi segreti di Stati Uniti e Gran Bretagna, l’esercito russo si è riposizionato per poter risalire il Paese dal Donbass, penetrare da Kharkiv, a est e convergere verso la città di Dnipro. E’ il Corriere della Sera a riportare che la strategia a tenaglia mira a “distruggere gli ucraini”.

Il Pentagono sa che la Federazione russa finora non ha espresso tutta la sua potenza di fuoco potendo contare su oltre 600 tank, 3 mila mezzi militari, artiglieria pesante, missili e aerei oltre a bombe chimiche, batteriologiche e peggio nucleari. Forze ingenti che il presidente ucraino Zelensky, a corto di armi e dispositivi anti aerei,  non è in grado di neutralizzare rischiando di essere sopraffatto entro un mese.

Uno scenario disastroso che metterebbe fine all’indipendenza e alla libertà degli ucraini, ma che avrebbe conseguenze negative anche sull’Occidente. Ecco perché Zelensky non smette di lanciare appelli: “Abbiamo ancora bisogno di tempo e armi. Abbiamo parlato con tanti leader di Paesi amici e sono tutti concordi nel fornirci più armi e porre più sanzioni alla Russia”. Oggi il parlamento europeo ha chiesto l’embargo totale e immediato per gas petrolio dalla Russia, ma il nodo è che una maggior fornitura di armi porti a un’escalation che sfoci nella terza guerra mondiale.

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