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L'Italia corre ai ripari contro le spie della Russia: tra gli espulsi anche degli 007. La Lega si ribella

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Tra i 30 diplomatici russi espulsi dall’Italia, ci sarebbero alcuni agenti dei servizi segreti di Mosca. Lo confermano a Lapresse fonti qualificate: i sospetti su alcuni dei diplomatici russi portano a ritenere che avrebbero svolto attività di spionaggio nel nostro Paese. Ma la mossa del ministro degli Esteri Luigi Di Maio non trova d’accordo la Lega, con fonti del Carroccio che esprimono malcontento per la decisione del governo Draghi: «La Farnesina avrà fatto le sue valutazioni. Di certo, la storia insegna che la pace si raggiunge con il dialogo e la diplomazia e non espellendo i diplomatici».

 

 

Ma Germania, Francia e Italia non sono le uniche nazioni ad inasprire le sanzioni contro la Russia. Adesso tocca infatti alla Danimarca. Il governo di Copenaghen espellerà 15 diplomatici russi per spionaggio, come annunciato in giornata dal ministro degli Esteri danese. «Abbiamo stabilito che i 15 agenti dei servizi segreti, ora espulsi, svolgevano attività di spionaggio sul suolo danese», ha detto ai giornalisti Jeppe Kofod. La Danimarca «vuole inviare un segnale chiaro alla Russia. Spiare il suolo danese è inaccettabile», ha affermato il ministro.

 

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