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Aveva scritto il libro: "Come uccidere tuo marito". E ora va a processo per aver ucciso il suo uomo

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Una scrittrice di romanzi rosa dell'Oregon, che nel 2011 ha scritto un saggio intitolato "Come uccidere tuo marito", dovrà affrontare un processo per aver presumibilmente ucciso a colpi di arma da fuoco il coniuge per ottenere il pagamento di 1,5 milioni di dollari per l'assicurazione sulla vita.

La donna, Nancy Crampton-Brophy, che ora ha 71 anni, si è dichiarata non colpevole per l'omicidio dell'uomo, Daniel Brophy, ucciso a Portland nel giugno 2018 dopo 27 anni di matrimonio della coppia.

 

Daniel è stato trovato con ferite da arma da fuoco alla schiena e al torace presso l'Oregon Culinary Institute, dove insegnava, poco dopo essere arrivato al lavoro. La donna, che ha dichiarato alla polizia che si trovava nella casa della coppia quando è avvenuta la sparatoria, è stata arrestata mesi dopo: gli investigatori sostengono che si trovava invece nelle vicinanze della scena del crimine.

Al momento dell'uccisione del marito, Crampton-Brophy ha dato la notizia ai propri cari su Facebook, scrivendo: "Per i miei amici e familiari di Facebook, ho notizie tristi da riferire. Mio marito e il mio migliore amico, lo chef Dan Brophy, è stato ucciso ieri mattina. Per quelli di voi che mi sono vicini e sentono che questo fatto meritava una telefonata, avete ragione, ma sto lottando per dare un senso a tutto in questo momento".

Alcuni giorni dopo la sparatoria, la presunta omicida avrebbe anche chiesto ai poliziotti di fornirle una lettera in cui veniva dichiarato che lei non fosse sospettata dell'omicidio di suo marito, in modo da poter riscuotere la sua polizza assicurativa sulla vita del valore di 40.000 dollari. Secondo i documenti del tribunale, le autorità in seguito hanno appreso che Crampton-Brophy avrebbe guadagnato 1 milione mezzo di dollari dalla morte di suo marito.

Crampton-Brophy ha scritto in passato diversi libri, tra cui due intitolati "Inferno nel cuore" e "Il marito sbagliato". Ha anche scritto un saggio nel 2011 intitolato "Come uccidere tuo marito" in cui ha scritto: "Come scrittrice di romanzi, passo molto tempo a pensare all'omicidio e, di conseguenza, alle procedure della polizia. Dopotutto, se l'omicidio deve liberarmi, di certo non voglio passare del tempo in prigione".

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