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Crisi Ucraina, Putin gela l'Occidente: "No rubli, no gas". Firmato il decreto

Luigi Frasca
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Vladimir Putin non si piega. Mario Draghi sostiene di aver avuto la «sensazione», durante la telefonata di mercoledì con il leader russo, che «non sia semplice cambiare la valuta di pagamento» delle forniture di gas «senza violare i contratti» attualmente in vigore. Sensazione evidentemete sbagliata, perché il Cremlino smentisce il Presidente del Consiglio e avvisa l’Occidente: se i Paesi «ostili» non pagheranno le forniture energetiche in rubli, la Russia sospenderà i contratti. E chiuderà i rubinetti dei gasdotti. Putin è netto: i contratti esistenti per l’export del gas russo saranno sospesi se gli acquirenti di «Paesi ostili» non rispettano i nuovi termini di pagamento delle consegne di gas. E per dimostrarlo firma il decreto <WC1>con le nuove regole per il pagamento del gas russo. Gli acquirenti dovranno pagare in rubli. «Offriamo uno schema chiaro e trasparente», spiega, e «per acquistare gas naturale russo devono aprire conti in rubli nelle banche russe». Il decreto entra in vigore da oggi. Putin aggiunge che in caso di mancato pagamento in rubli, i contratti saranno sospesi.

 

 

I Paesi ostili «per acquistare gas naturale russo dovranno aprire conti in rubli nelle banche russe. Da questi conti verrà effettuato il pagamento per il gas consegnato a partire da domani, 1° aprile», dice il presidente russo, citato da Ria Novosti. «Il rifiuto dei Paesi di pagare il gas in rubli - avvisa - sarà considerato un mancato adempimento degli obblighi e che, in questo caso, i contratti esistenti saranno interrotti». Non manca un avvertimento ai Paesi Ue: «Gli europei pagheranno adesso il gas americano di più. Gli Usa cercano di risolvere problemi a discapito di altri, dell’Europa. E di scaricare i propri errori», cercando di «trarre profitto dall’instabilità mondiale». Putin sostiene che adesso «l’Europa pagherà a un prezzo più alto il gas che comprerà dagli Usa».

 

 

Il nuovo sistema di pagamento del gas russo con conversione in rubli attraverso Gazprombank è una delle opzioni che viene considerata per tutti i paesi ostili, e non solo per la Germania, precisa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. La Russia - aggiunge - mantiene il suo impegno a rispettare gli obblighi contrattuali, inclusi la quantità delle forniture e il prezzo. I Paesi del G7 avevano precisato la loro intenzione di continuare i pagamenti in euro e dollari, come previsto dai contratti, dopo che il Presidente russo Putin aveva anticipato il cambiamento di valuta per pagare gli acquisti, con il passaggio al rublo. Il Consigliere del Cremlino Maksim Oreshkin spiega nei dettagli, e in termini esclusivamente tecnici, alla Germania le modalità dei pagamenti del gas in rubli, dopo che già ne avevano parlato al telefono mercoledì il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz e il Presidente russo, Vladimir Putin, ha reso noto il portavoce, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass, spiegando che le stesse modalità di pagamento valgono per tutti i Paesi ostili. Putin aveva già informato personalmente, e in modo «molto dettagliato» Scholz delle modalità dei pagamenti in rubli, «ma per ribadire tale spiegazione a livello di esperti, il Presidente ha dato istruzioni al suo consigliere Oreshkin di chiamare Jorg Kukies, assistente per l’economia del Cancelliere». «La telefonata fra i due si è svolta nella tarda serata di mercoledì. La conversazione sul funzionamento di questo sistema è stata sostanziale, tecnica, non politica». «Nei fatti - precisa Peskov - non ci saranno cambiamenti per i clienti del gas russo. Acquisteranno rubli usando le stesse valute citate nei contratti».

 

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