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Ritirata russa da Kiev, "i generali mentono a Putin". L'ira del Cremlino per la fuga di notizie: gli Usa non capiscono nulla

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Per gli Stati Uniti intorno al presidente russo Vldimir Putin c'è terra bruciata, con i fedelissimi che hanno sbagliato le previsioni sulla guerra in Ucraina e, quelli che tra loro non sono stato epurati, oggi hanno paura a dire la verità delle difficoltà che l'esercito di Mosca incontra sul campo. 

 

"Siamo arrivati alla conclusione che Putin non è stato messo al corrente o che ha ricevuto notizie errate dal suo ministero della Difesa" è la sintesi del Pentagono, analoga a quella dello stato maggiore del Regno Unito secondo cui ora i "consiglieri hanno paura di dirgli la verità". È noto come nei primi giorni della campagna militare Sergej Beseda, capo del quinto servizio dell'Fsb, e Anatolij Bolyukh, il suo vice sarebbero stati messi agli arresti domiciliari proprio per le errate valutazioni sulla "guerra lampo" che non c'è stata e sulla fuga del presidente ucraino Voldymyr Zelensky, che invee è Rimasto a Kiev indossando la mimetica. L’allontanamento delle truppe russe dalla capitale per concentrare gli sforzi bellici sul Donbass sarebbero gli effetti dei calcoli errati,

 

Ma, come riporta il Corriere, per Mosca questa è solo propaganda occidentale o un fallimento dell'Intelligence occidentale. Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov smentisce, seppur senza entare nel merito selle singole accuse, la ricostruzione occidentale: "Né il Pentagono né il dipartimento di Stato hanno informazioni reali su quanto avviene al Cremlino. Semplicemente non capiscono cosa succede", ha detto la "voce" dello Zar spiegando che il ripiegamento delle forze russe è semplicemente una "riorganizzazione". 

 

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