Joe Biden rincara la dose su Vladimir Putin: “Dittatore, mi indigna”. Caos nell'amministrazione Usa
Joe Biden non molla, anzi rilancia su Vladimir Putin. “Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l'amore di un popolo per la libertà” le nuove parole del presidente Usa in un tweet dal suo account personale, che poi continua sempre in maniera molto dura: “La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L'Ucraina non sarà mai una vittoria della Russia”.
"Shoigu nel bunker insieme a Putin" Chi conferma la voce su ministro e zar
Biden, non ha in alcun modo rinnegato le parole pronunciate negli ultimi giorni e in particolare sabato a Varsavia: “Non mi scuso. Non mi interessa cosa pensa Putin”. Il presidente Usa aveva definito il numero 1 del Cremlino un "macellaio" e successivamente ha detto che "quest'uomo non può rimanere al potere". La Casa Bianca ha successivamente smussato le affermazioni del presidente e lo stesso Biden ha chiarito che nel discorso non si faceva riferimento ad un cambio di regime a Mosca: “Visto il suo recente comportamento, la gente dovrebbe capire che lui continuerà a fare ciò che pensa sia necessario, punto. Non è condizionato da nessuno, nessuno dai suoi consiglieri. Segue solo il suo ritmo e l'idea che possa fare qualcosa di terribile perché io l'ho definito per quello che è non credo sia razionale. Stavo esprimendo l'indignazione morale che ho provato nei confronti del modo in cui Putin si sta comportando e delle azioni di quest’uomo”.
Una pace avvelenata: Abramovich colpito il 3 marzo assieme ad altri due negoziatori
Rispondendo a una domanda sulla sua disponibilità a incontrare il presidente russo, Biden ha detto che "dipende di che cosa vuole parlare" e ha confermato, senza entrare nei dettagli, che ci sarà ''una risposta significativa'' a un eventuale attacco chimico da parte della Russia. Biden ha infine ribadito che "la Nato non è mai stata così forte come lo è oggi" e ha aggiunto di non essere "per niente" preoccupato che i suoi commenti possano aggravare il conflitto o indebolire la Nato.
Europa senza difese se la Russia dovesse tirarle missili. L'analisi che preoccupa Bruxelles