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Guerra Ucraina, generale russo ucciso dall'esercito ucraino. Ai soldati diceva: "In poche ore vinciamo"

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Un altro generale russo ucciso dall'L'esercito ucraino. Kiev lo annuncia ma Mosca non conferma: si tratterebbe di Yakov Rezantsev, caduto in un attacco in un aeroporto vicino a Kherson, in una zona di pesanti combattimenti. Il militare 48enne era il comandante della 49esima armata combinata del distretto militare meridionale, e - secondo alcune comunicazioni intercettate rilasciate dall'esercito di Kiev - il quarto giorno dell'invasione aveva rassicurato i suoi soldati che la loro campagna di "smilitarizzazione e denazificazione" dell'Ucraina sarebbe stata vittoriosa nel giro di poche ore.

All'inizio di questa settimana - riporta il Times - era stata resa pubblica una telefonata tra un soldato russo demoralizzato e il suo ufficiale in comando, con il primo che dipingeva un quadro desolante della vita in prima linea, dicendo che la sua unità era addirittura finita sotto fuoco amico e che metà delle sue forze avevano i piedi congelati. "Rezantsev è al comando qui", raccontava il soldato nell'audio pubblicato. "Sai cosa ci ha detto? Non è un segreto che mancano solo poche ore alla fine di questa operazione speciale. Stiamo ancora contando quelle ore".

Così la lista delle pesanti perdite russe si allunga. Si tratterebbe del sesto generale russo ucciso in Ucraina dall'inizio della guerra il 24 febbraio, secondo Kiev che finora ha rivendicato l'uccisione dei generali Andrei Sukhovetsky, Andrei Kolesnikov, Vitali Guerassimov, Oleg Mitiayev e Andrei Mordvichev. La Russia però ha finora confermato solo la morte in Ucraina del generale Sukhovetsky, vice comandante della 41a armata e che aveva prestato servizio in Siria nel 2018-19, nonché del numero due della flotta del Mar Nero, il capitano Andrei Palii.

 

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