La testimonianza dell'esiliato Vladimir Osechkin: “Agenti segreti russi scontenti, non vogliono rinunciare alla bella vita”
Vladimir Osechkin, attivista in esilio e fondatore del progetto gulagu.net, ha ricevuto la soffiata da un agente dell’Fsb, i servizi di sicurezza russi, su una possibile deposizione di Vladimir Putin, con le possibilità di un colpo di stato degli 007 che cresce ogni giorno che passa. Il caos e il malcontento per la «fallita» invasione russa dell’Ucraina sono cresciuti all’interno dei ranghi dell’Fsb e la posizione di Putin a capo del Cremlino sta diventando sempre più instabile, anche perché il presidente russo dà la colpa proprio all’Fsb per non aver preso rapidamente il controllo dell’Ucraina.
Osechkin al Times ha spiegato da cosa deriva il malcontento: “Per 20 anni Putin ha creato stabilità in Russia. Ufficiali dell’Fsb, poliziotti, pubblici ministeri, le persone all’interno del sistema hanno potuto vivere una bella vita. Ma ora, con le sanzioni occidentali, questa vita non c’è più. L’economia russa è stata paralizzata e il valore del rublo è crollato. Essendosi abituati a una vita migliore, gli agenti dell’Fsb non vogliono tornare in Unione Sovietica. Per ogni settimana e ogni mese che questa guerra continua, aumenta la possibilità di una ribellione da parte dei servizi di sicurezza”.
Il giornalista investigativo Andrei Soldatov - tra i massimi esperti di intelligence russa e il primo a parlare di arresti e interrogatori ai vertici dell’Fsb - ha confermato lo scontento ai massimi livelli dello Stato e del business in Russia per come sta andando la guerra per la decisione stessa d’invadere l’Ucraina presa da Putin in massima segretezza: “Sembra che ora Putin sia passato all’attacco dei suoi stessi uomini, quelle di cui si fidava di più da ex agente del Kgb. L’Fsb, l’Svr (l’intelligence estera) e la Guardia nazionale, il cui vice è stato costretto alle dimissioni. Sergei Shoigu? Ci sono anche rumors secondo cui Putin vorrebbe sostituirlo, ma Shoigu è il secondo politico più popolare in Russia e lo è anche tra i generali, se fosse vero non sarebbe un compito facile”.
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