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Tutta colpa degli americani e della Nato. Il ministro Lavrov accusa: non gli conviene la fine della guerra

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Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, durante una conferenza all'Istituto statale di Mosca per le relazioni internazionali, ha puntato il dito contro la Nato e contro gli Stati Uniti di Joe Biden che ostacolano la fine del conflitto in Ucraina. “I nostri colleghi polacchi hanno già affermato che al prossimo vertice della Nato vorranno schierare forze di pace in Ucraina. Spero che sappiano di cosa stanno parlando. Questo sarà proprio lo scontro tra le forze armate russe e della Nato che tutti non solo volevano evitare, ma dicevano che all'inizio non sarebbe mai dovuto accadere”, le parole del ministro di Mosca.

 

 

Che poi ha sparato a zero su Washington, che controllerebbe Kiev come un burattinaio: “I negoziati (tra Russia e Ucraina) sono iniziati. Sono difficili perché la parte ucraina, pur esprimendo comprensione per le cose che devono essere concordate, cambia costantemente posizione, rifiuta le proprie offerte. È difficile evitare l'impressione che la loro mano sia tenuta da colleghi americani. Se leggete gli scienziati politici, sia nostri che occidentali, gli americani partono dal fatto che non è conveniente che questo processo si concluda rapidamente”.

 

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