Bombe al fosforo su Irpin. La denuncia del sindaco: “Munizioni vietate, crimine contro l'umanità”
Ieri notte le forze di occupazione russe hanno utilizzato munizioni al fosforo vicino alle città di Irpin e Gostomel nella regione di Kiev, ha affermato il sindaco di Irpen Oleksandr Markushin. «Ieri, 22 marzo, in tarda serata, gli occupanti russi hanno usato munizioni al fosfato vietate nella periferia nord-occidentale di Kiev. L’area bersaglio della distruzione è Gostomel-Irpin», ha scritto Markushin sui social. Allo stesso tempo, ha allegato al messaggio una foto dell’esplosione. Il sindaco ha osservato che l’uso di tali armi da parte di nemici contro civili è un crimine contro l’umanità e una violazione delle Convenzioni di Ginevra del 1949.
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Non è la prima volta che Kiev accusa Mosca di utilizzare armi chimiche nel conflitto in atto da quattro settimane. La località a nord est della Capitale è divenuta tristemente famosa per essere uno dei fronti più cruenti dall’inizio dell’invasione. Non solo: anche in Donbass, in quella parte di territorio tuttora controllato dall’esercito ucraino, le truppe del Cremlino avrebbero usato munizioni al fosforo. A sostenerlo è stavolta il vice responsabile della Polizia, secondo il quale a Kramatorsk, una delle città più popolose di tutta l’area, l’esercito di Mosca avrebbe colpito i civili con questo tipo di bombe.
⚡️ Russia uses white phosphorus bombs in Hostomel and Irpin.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) March 23, 2022
Russian forces targeted Kyiv’ suburbs with phosphorus bombs on the night of March 22, according to Irpin Mayor Oleksandr Markushin.
The use of such weapons against civilians is banned by the Geneva Conventions.