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“Tra schifosi ci si intende”. Massimo Gramellini umilia Alessandro Orsini: perché il prof è terrorizzato da Putin

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Il professor Alessandro Orsini da quando è scoppiata la guerra tra Russia ed Ucraina è diventato uno dei volti più noti dei talk show italiani che approfondiscono il tema del conflitto. Nel suo Caffè sul Corriere della Sera Massimo Gramellini ha voluto proprio mandare alcuni messaggi ad Orsini: “Ogni giovedì sera mi sintonizzo con la piazza del bravissimo Formigli per assumere la mia dose settimanale di professor Orsini. Spiace per gli altri aspiranti al titolo, ma la vera star del Pacinarcisismo è lui, grazie alla faccia sofferta e a quel tono di voce tra l’assertivo e il piagnucoloso con cui ricostruisce le cause della guerra ucraina dai tempi di Gengis Khan. Stavolta ci ha spiegato che tra l’Occidente e Putin non c’è differenza. Schifoso lo zar, schifosi noi: e tra schifosi ci si intende”.

 

 

Gramellini, dopo la frecciata neanche tanto criptica, continua il suo discorso: “Orsini sembra posseduto da una sorta di timor panico nei confronti di Putin, lo nomina il meno possibile e quasi mai per parlare delle sue malefatte, che comunque non considera peggiori delle nostre. La sconfitta dell’invasore, che rallegra i poveri di spirito, è ciò che egli più teme, perché a quel punto, dice, Putin potrebbe arrabbiarsi sul serio. Quanto alla caduta del satrapo slavo, non fa parte delle opzioni di Orsini e forse neppure delle sue speranze. La mia rimane che un giorno a Mosca un omologo del professore possa dire in un talk show che i russi fanno schifo come gli occidentali. Significherebbe che anche lì è arrivata la libertà”. Messaggio forte e chiaro.

 

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