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Lite sul bilancio Ue, il Recovery Fund resta impantanato

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È un vero e proprio botta e risposta via social quello intercorso tra il Parlamento europeo e la presidenza tedesca della Ue. Oggetto del contendere è la rottura delle trattative sulla definizione del bilancio dell’Unione europea: il settimo round dei negoziati si è concluso con l’ennesimo nulla di fatto e conseguenze dirette sull’implementazione del Recovery Fund.

«I colloqui sono interrotti. Senza una valida proposta da parte» della presidenza tedesca dell’Ue «per aumentare i massimali, è impossibile andare avanti. I margini e la flessibilità sono per esigenze impreviste, non per trucchi di bilancio», ha affermato il portavoce del Parlamento Ue, Jaume Duch, sul suo account Twitter rispondendo a un suo omologo, Sebastian Fischer, in merito alla rottura delle trattative.

 

 

Dal canto suo Fischer, portavoce della presidenza tedesca, aveva scritto: «È deplorevole che il Parlamento Ue abbia perso l’occasione di portare avanti i negoziati. L’offerta di un compromesso complessivo della Presidenza del Consiglio Ue è valida». Il prossimo round di negoziati è in calendario per il 14 ottobre prossimo.

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