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Melania Trump, la verità sulla first lady in un libro

Costanza Cerasi
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Nel libro "The Art of Her Deal: The Untold Story of Melania Trump", che uscirà la prossima settimana, Mary Jordan, giornalista di The Washington Post, svela un lato nascosto della first lady.  

Tutto è iniziato nel 2017, dopo l’elezione del Presidente Trump. Secondo il libro, Melania Trump ha ritardato il suo trasferimento da New York City alla Casa Bianca perché stava rinegoziando il suo accordo prematrimoniale con il presidente Donald Trump. L'autrice Mary Jordan cita fonti vicine a Trump secondo cui il suo intento era quello di modificare il suo accordo finanziario con Trump per “prendersi cura di Barron”, il figlio.

Secondo il Post, il libro si basa su più di cento interviste, ed afferma che la first lady ha rinegoziato l’accordo dopo gli scandali emersi riguardanti le presunte indiscrezioni sessuali del presidente. "Voleva la prova per iscritto che quando si tratterà di opportunità finanziarie ed eredità, Barron sarebbe stato trattato come uguale ai tre figli più grandi di Trump", ha scritto Jordan, secondo un articolo del New York Times. L'accordo prematrimoniale inizialmente non era eccessivamente generoso con la terza moglie di Trump.

Un articolo della CNN riporta che Donald Trump ha più volte condiviso pubblicamente il suo sostegno all'idea di proteggere la propria ricchezza con un accordo prematrimoniale. "Sono un grande sostenitore della pre-nup, anche se sono documenti orribili e terribili. Sono un grande sostenitore di quella roba," ha detto a Larry King della CNN nel 1997.

Una portavoce della first lady nega tutto. "Ancora un altro libro sulla signora Trump con false informazioni e fonti. Questo libro appartiene al genere narrativo", ha dichiarato Stephanie Grisham, capo dello staff di Melania Trump. Il ritardo di Melania Trump nel trasferirsi a Washington, DC, era dovuto al suo intento di mantenere la vita di Barron, che al tempo aveva solo 10 anni, il più normale possibile e fargli terminare il suo anno scolastico a New York.

Il libro suggerisce che la first lady abbia costruito un'immagine di sé stessa che non sempre corrisponde ai fatti. Ad esempio, secondo un articolo del New York Times, Jordan solleva domande sulle affermazioni della signora Trump di essere fluente in diverse lingue. "I fotografi e altri che hanno lavorato con lei nel corso degli anni – compresi dei madrelingua italiani, francesi e tedeschi - mi hanno detto che non l'hanno mai sentita usare più di poche parole in quelle lingue", scrive Jordan.

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