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Energia, cala il prezzo del gas non le bollette

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Filippo Caleri
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Prezzi del metano in discesa in apertura di settimana. Le contrattazioni hanno portato il prezzo al Ttf di Amsterdam nei contratti con scadenza a febbraio a 33,475 euro per megawattora, in ribasso del 3,114%. Tra il clima, finora relativamente caldo e le scorte ancora a livelli elevati, la domanda di gas è stata notevolmente inferiore rispetto all’offerta.

Dunque buone notizie per gli utenti che per ora possono contare su bollette meno pesanti rispetto allo scorso anno. Ma a un giorno dall’inizio ufficiale del mercato libero, solo per il gas, è quasi certo che le bollette non scenderanno insieme alla diminuzione dei prezzi della materia prima. La scorsa settimana l’Arera ha comunicato che l’ultima bolletta con il mercato tutelato sarebbe stata calcolata con un calo del 6,7%, ma «le previsioni per il 2024 non sono rosee – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi –. Il ritorno delle aliquote Iva a pieno regime a partire da gennaio e l’addio al mercato tutelato gettano ombre inquietanti e faranno schizzare al rialzo le bollette degli italiani, considerata la grande volatilità dei prezzi sui mercati internazionali e il rischio di speculazioni e pratiche scorrette nella delicata fase del passaggio al mercato libero».

Secondo i calcoli di Assoutenti «con l’imposta, che passerà dal 5 fino al 22%, considerate le tariffe del gas di dicembre, si andrà incontro a una spesa aggiuntiva da circa +250 euro annui a nucleo solo a titolo di Iva» ha chiarito il presidente onorario di Assoutenti, Furio Truzzi. Dato il prezzo del gas comunicato a inizio gennaio secondo i calcoli dell’Unione Nazionale Consumatori, il mancato rinnovo dell’abbassamento dell’Iva comporterà una tassa da 168 euro su base annua, che salirà a 213 considerando anche il ripristino degli oneri di sistema finora azzerati. Secondo lo studio dell’Unc, se per una famiglia tipo in tutela il -6,7% significa spendere 98 euro in meno su base annua, la spesa totale nei prossimi dodici mesi dovrebbe scendere da 1467 a 1369 euro, che sommati ai 681 della luce, determinano una stangata complessiva pari a 2050 euro. I primi dati veri si avranno nei primi giorni di febbraio quando arriverà nella cassetta delle lettere il primo conto dell’energia con l’Imposta sul valore aggiunto che dal 5% tornerà al 22%. In soldoni, sempre secondo le prime stime, la cifra totale, a parità di costo del mtano, potrebbe subire un incremento tra il 9 e il 10%.

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