Credit Suisse, "spazzati via 16 miliardi". L'operazione che fa tremare l'Europa
La parola d'ordine di oggi in Borsa è volatilità. La maxi fusione per il salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs - dopo i negoziati serrati prima della riapertura dei mercati ed evitare così il rischio di un effetto contagio - è andata in porto. Nello specifico, l'operazione tra le due banche svizzere prevede che Ubs acquisti Credit Suisse per 3 miliardi di franchi svizzeri (gli azionisti di Credit Suisse riceveranno 1 azione Ubs ogni 22,48 azioni Credit Suisse detenute, pari a 0,76 franchi/azione) e, secondo quanto riferito nel comunicato di Credit Suisse che annuncia la fusione, "dovrebbe essere completata entro la fine del 2023, se possibile".
Ma dopo l'annuncio dell'acquisizione e dopo giorni di caos i mercati azionari asiatici aprono in calo. Se il salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs ha tranquillizzato molti risparmiatori l'operazione avrà comunque delle ripercussioni, come l'azzeramento del valore di bond subordinati per ben 16 miliardi di euro, "prima ancora di spazzare via tutto il capitale degli azionisti come sarebbe stato normale", ha specificato il Corriere della Sera. "Credit Suisse spazza via 16 miliardi di bond ma salva" gli azionisti sauditi e del Qatar" si legge sul quotidiano.
La conseguenza, insomma, è che gli obbligazionisti subordinati potrebbero risultare addirittura meno protetti degli azionisti. Una differenza di trattamento che si è vista anche negli Stati Uniti dopo il crac della Silicon Valley Bank.
Intanto dall'Europa fanno sapere che la crisi di Crediti Suisse e della Silicon Valley Bank "sarà uno dei punti che saranno discussi all'Eurosummit", il vertice dei leader dei paesi della zona euro allargato anche ai paesi non euro previsto a margine del Consiglio europeo venerdì. A riferirlo un alto funzionario Ue, anche se non è certo che entrerà nelle conclusioni. "Oggi la presidente della Bce avrà un pranzo con il presidente del Consiglio europeo, la presidente della Commissione e il Presidente con l'Eurogruppo per un incontro preparatorio" al vertice. "Fondamentalmente è la Bce che deve condividere le informazioni e abbiamo visto la dichiarazione della Bce di ieri", ha aggiunto.
Per il ministro dell’Economia e finanze Giancarlo Giorgetti, che parla a margine all’evento di Intesa Sp su Italia e riforma della governance europea "le ripercussioni sul sistema bancario italiano siano insignificanti”. "Mi sembra che adesso i mercati si siano calmati. Credo che la situazione in Europa sia sotto controllo".