Crollano le Borse europee: a picco Milano dopo il crac di Silicon Valley Bank
Giornata decisamente negativa per tutte le Borse europee. In seguito al collasso della californiana Silicon Valley Bank, ora i timori su Credit Suisse, il cui titolo affonda, mandano giù l’indice d’area, lo stoxx 600 che, con l’avvio negativo di Wall Street, perde oltre due punti e mezzo. Ad essere colpiti, in particolare, sono i titoli finanziari, dell’energia e dei beni di prima necessità. Secondo Pierre Veyret, analista tecnico di ActivTrades, il sentiment generale dei mercati azionari è fragile perché gli investitori sono ancora in attesa dei dati sull’inflazione e delle decisioni di politica monetaria. Le difficoltà delle banche in Europa e negli Usa suscitano timori di un rischio sistemico, mentre si attendono nuovi rialzi dei tassi d’interesse.
“L'altro colosso bancario che fallirà”. La profezia di chi anticipò la crisi del 2008
Al Ttf di Amsterdam in calo il prezzo del gas, sui 43 euro al megawattora. Scende moltissimo il prezzo del petrolio, con Brent e Wti che calano addirittura del 6%. A Milano il Ftse Mib crolla: segna una perdita del 4,61% e chiude a 25.565,84. In forte rialzo lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che si muove attorno ai 192 punti base. In ribasso, invece, il rendimento del titolo decennale, attorno al 4,06%. Sul listino principale di Piazza Affari bene Campari (+0,52%), Erg (+0,23%) e Terna (+0,38%). In coda, invece, le banche. Unicredit perde il 9,06%, Bper il 7,23%, Intesa Sanpaolo il 6,85% e Banco Bpm il 7,13%. In difficoltà anche il risparmio gestito, con Fineco che scende del 7,63% e Azimut che perde il 4,37%. E nei prossimi giorni si teme ancora un periodo nero.
"Le banche italiane sono solide". Giorgetti non teme il contagio della Silicon Valley Bank