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Caro energia, nuovi aiuti alle famiglie: "Verranno prorogati"

Gianni Di Capua
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Gli aiuti per le famiglie per affrontare i rincari del costo dell’energia non finiranno a marzo. Ma non avranno la stessa modalità che è stata usata fino a oggi. Lo annuncia il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenendo al convegno Telefisco del Sole 24 Ore. «Prima del 1 aprile il governo italiano intende intervenire per mitigare gli aumenti di prezzo a famiglie e imprese ma in maniera diversa - ha spiegato Sicuramente le misure saranno prorogate, probabilmente non nella stessa forma, stiamo studiando meccanismi più efficienti in termini di aiuto rispetto all’andamento dei consumi che orientino le famiglie e premino i comportamenti virtuosi».

Per fare questo però occorre puntare sulla crescita: «In termini strategici la massa del debito si può affrontare semplicemente promuovendo la crescita, e si promuove la crescita in qualche modo mettendo a frutto completamente anche le risorse e le disponibilità che abbiamo sul Next Generation Eu e liberando le energie positive e imprenditoriali, la capacità di fare, lo spirito imprenditoriale del Paese».

Giorgetti è intervenuto anche sul tema del Pnrr. «Le risorse ci sono, il progetto è ambizioso - ha spiegato - ma la vera difficoltà è metterle a terra». Si tratta, ha aggiunto, di una sfida «decisiva, però senza uno snellimento delle procedure e una flessibilità di tipo operativo che stiamo invocando a livello europeo sembra difficile». In Europa, prosegue il ministro, «adesso è in corso un grande dibattito che culminerà nel Consiglio europeo di inizio febbraio sulla nuova disciplina degli aiuti di Stato, in particolare per quanto riguarda la risposta alla sfida posta anche negli Stati Uniti con l’Inflation reduction act. In questa discussione probabilmente si discuterà anche di aggiornare gli strumenti con cui l’Europa si deve rendere più efficiente oltre che più efficace per dare le risposte ai termini della ripresa post pandemica e post crisi energetica».

Ma novità si annunciano anche per il mondo dello sport. «Come Mef - spiega ancora Giancarlo Giorgetti - abbiamo assistito al dibattito pubblico in cui si è dato per scontato che ci sia stato un ricorso sistematico a plusvalenze fittizie nel mondo del calcio, quindi lo Stato vuole capire cosa significa questo "fittizio". Al ministero stiamo riflettendo se la normativa fiscale (l’articolo 86 del testo unico sulle imposte di reddito) fotografa in modo coerente e corretto questo fenomeno. Non escludo novità o proposte da parte del governo in questo senso. La norma potrebbe cambiare, abbiamo avviato un analisi su un fenomeno che tutti dicono avvenga, ma se è così lo Stato deve mettere mano ed evitare che accada».

Ma il governo punta anche ad accelerare sulla riforma del fisco, intervenendo a marzo con una legge delega che, oltre all’annunciato riordino delle aliquote Irpef, punta anche alla riduzione dell’Ires e l’eliminazione dell’Irap. A parlarne è il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, intervenendo a Telefisco del Sole24Ore. «L’Ires rappresenta uno dei pilastri della riforma - spiega L’obiettivo che ci si prefigge è realizzare la certezza del diritto, attrarre investimenti esteri e ridurre contenziosi e rivisitazione crediti d’imposta. Noi vogliamo impostare i nostri interventi per alleggerire il carico fiscale e pensiamo si possa fare riducendo l’aliquota Ires per incrementare occupazione e investimenti innovativi come 4.0». Sul fronte degli adempimenti, «la prima cosa è l’eliminazione dell’Irap, la seconda una moratoria estiva che ci viene chiesta da più parti». Basta, dunque, a notifiche sotto l’ombrellone: «bisogna lasciare tranquilli i professionisti e non ci deve essere alcuna scadenza di versamento nel mese di agosto, si deve ripartire dal mese di settembre, il mese di agosto deve essere di riposo per tutti».

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