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Sette mesi di Assegno Unico: dieci miliardi alle famiglie

Mario Benedetto
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Tra marzo e ottobre 2022 sono stati erogati complessivamente alle famiglie assegni per 10,3 miliardi di euro. La spesa relativa ai nuclei non percettori di reddito di cittadinanza risulta pari a 9,8 miliardi di euro, per una platea di circa 5,6 milioni di richiedenti e 8,9 milioni di figli beneficiari di almeno una mensilità; gli importi medi mensili sono risultati pari a 233 euro per richiedente e a 145 euro per figlio. Lo rileva l'Inps nell'aggiornamento dell'Osservatorio Statistico sull'Assegno Unico Universale (Auu) riporta anche i dati relativi all'assegno destinato ai nuclei percettori di reddito di cittadinanza. I percettori di reddito con almeno una mensilità della prestazione integrata dall'assegno unico sono 486mila, con riferimento a circa 823mila figli a carico, di cui poco meno di 500mila appartenenti in via esclusiva a nuclei percettori del sussidio. Per questa platea è stato effettuato il calcolo dell'integrazione dell'assegno unico universale sottraendo, dall'importo teorico dell'assegno spettante, la quota di reddito di cittadinanza relativa ai figli che fanno parte del nucleo familiare: l'importo medio mensile di tale integrazione è risultato pari a 166 euro per nucleo.

 

 

Per i nuclei non percettori di reddito, circa il 47% degli assegni pagati per figlio si riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con Isee inferiore ai 15mila euro. Circa il 20% dei figli, invece, appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato Isee. Per questa categoria, con riferimento al mese di ottobre, l'importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da poco meno di 50 euro (per chi non presenta Isee o supera i 40mila euro) a 195 euro per le classi di Isee fino a 15mila euro. Interessante la distribuzione geografica che interessa la misura. Sempre nel mese di ottobre, il 47% dei figli raggiunti si concentrano al Nord e per loro si osservano importi medi più modesti, in virtù dei livelli di Isee più elevato. Al Sud si registra, invece, una minore consistenza di beneficiari (34%) per i quali si osservano importi mensili mediamente più alti, rispetto a Isee che in queste aree sono più bassi. Una curiosità: il valore minimo dell'importo si registra nella Provincia autonoma di Bolzano, dove per ciascun figlio si ha un importo mensile pari a 133 euro ed il valore massimo, pari a 167 euro per ciascun figlio, si registra in Calabria.

 

 

Sul futuro della misura, la Ministra della famiglia Eugenia Roccella ha dichiarato «L'assegno unico per tutti non sarà legato all'Isee. Rivedremo i criteri patrimoniali dell'indicatore. Vorremmo dare sun segnale di attenzione alle famiglie numerose».

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