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Massimiliano Garri, direttore Innovation and Market Solutions di Terna: "Reti intelligenti per risparmiare energia"

Leonardo Ventura
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La transizione energetica è un cambiamento che in molti definiscono epocale, una trasformazione che sta cambiando e cambierà notevolmente i paradigmi a cui eravamo abituati e che, indubbiamente, non potrà avanzare e quindi compiersi senza un’evoluzione tecnologica. L’innovazione digitale è alla base di tutto e a Terna lo sanno bene. La società guidata da Stefano Donnarumma gestisce, infatti, un asset strategico per il nostro Paese, la rete di trasmissione nazionale: circa 75mila chilometri di linee in alta e altissima tensione e circa 900 stazioni su tutto il territorio. Con un compito fondamentale per la tenuta e la sicurezza dell’intero sistema elettrico: mantenere, istante per istante, l’equilibrio tra l’energia prodotta e quella consumata da cittadini e imprese. Una responsabilità che, con lo sviluppo delle fonti rinnovabili, è diventato un impegno sempre più complesso.

 

 

 

«Qualche anno fa, in Italia, avevamo circa 800 punti di generazione elettrica, oggi questi hanno abbondantemente superato il milione» ha spiegato Massimiliano Garri, Direttore Innovation and Market Solutions di Terna. «Ciò significa dover gestire una complessità enorme, ed è una sfida che si affronta con l’innovazione digitale, ambito in cui Terna ha previsto 1,2 miliardi di euro di investimenti nell’arco del Piano Industriale 2021-2025» ha continuato Garri. Tecnologia, robotica, intelligenza artificiale, blockchain ma anche e soprattutto le competenze delle persone giocano un ruolo fondamentale. Terna ha all’attivo 70 progetti di innovazione: di questi, il 70% è dedicato al core business, ossia alla manutenzione della rete nazionale e alle attività di dispacciamento dell’energia elettrica. «Abbiamo creato un digital twin della rete elettrica, una rappresentazione digitale dell’infrastruttura che ci consente di raccogliere una serie di dati dai sensori hi-tech che abbiamo installato sui tralicci. I nostri tecnici possono così effettuare un monitoraggio sempre più accurato delle linee elettriche, con benefici per la sicurezza e per la resilienza degli asset» ha proseguito Garri. Il 20% dei progetti, invece, riguarda ambiti «adiacenti» che si possono applicare al settore elettrico. Un esempio è rappresentato dalla sperimentazione dei giubbotti di protezione, già utilizzati nel settore delle due ruote, per aumentare la sicurezza dei tecnici che lavorano sui tralicci. C’è poi un 10% rappresentato dai progetti di innovazione disruptive e qui rientra il metaverso, su cui Terna si sta concentrando soprattutto come nuovo strumento di lavoro in un’ottica di applicazione dell’innovazione ai cosiddetti «new ways of working» nati a seguito della pandemia, come ad esempio il programma NexTerna.

Ma non solo, perché il metaverso ospiterà anche la Mostra del «Premio Driving Energy 2022 – Fotografia Contemporanea», il concorso realizzato da Terna per promuovere lo sviluppo culturale del Paese e i nuovi talenti nel settore della fotografia. Le opere finaliste, dal 15 al 27 novembre, saranno infatti in mostra sia fisicamente presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma sia visitabili in uno spazio 3D virtuale nel quale i visitatori potranno muoversi, condividere contenuti e interagire attraverso i propri avatar personalizzati. La transizione digitale deve essere anche inclusiva e portare cultura all’interno dell’azienda, come Terna Ideas, il progetto di corporate entrepreneurship che l’azienda ha avviato per valorizzare le idee innovative delle proprie persone.
 

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