Tetto al contante? La Bce lavora per l'euro digitale: la soluzione per le imprese
Al momento il contante è l’unica moneta legale. Ma non sarà così per sempre. La Banca centrale europea da tempo sta analizzando l’introduzione di un euro digitale, un mezzo di pagamento legale che affiancherà (senza sostituire) il contante e toglierà il campo alle criptovalute. «Sarebbe un mezzo di pagamento digitale sicuro, facile da usare e a basso costo come oggi il contante. Potrebbe essere utilizzato gratuitamente per le operazioni di pagamento essenziali in tutta l’area dell’euro. In un mondo in cui i cittadini ricorrono sempre più ai pagamenti elettronici e in cui il mercato dei pagamenti digitali continua a crescere, un euro digitale offrirebbe a tutti - famiglie e imprese, piccole e grandi - un’ulteriore soluzione di pagamento in moneta di banca centrale», spiega la Bce nei giorni in cui Giorgia Meloni chiede la fiducia al Senato e alla Camera. «Agli esercizi commerciali e alle piccole imprese un euro digitale fornirebbe un’altra modalità per ricevere pagamenti dalla clientela. Inoltre un euro digitale potrebbe rendere disponibili funzionalità avanzate, come il pagamento automatizzato o l’applicazione di una qualche forma di identità digitale», si legge ancora nell’analisi della Banca centrale europea.
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Sulla tracciabilità la Bce assicura che «l’Eurosistema non ha alcun interesse a raccogliere dati sui pagamenti dei singoli utenti, tracciare le abitudini di pagamento o rendere noti questi dati a enti e istituzioni pubbliche. Un euro digitale consentirebbe ai cittadini di effettuare pagamenti senza condividere i propri dati con soggetti terzi, a meno che non sia richiesto per la prevenzione di attività illecite». «Uno dei modi per assicurare la privacy potrebbe essere la sperazione dell’identità degli utenti dai dati sui pagamenti, consentendo solo alle unità di informazione finanziaria di accedervi, nell’ambito di un quadro giuridico chiaramente definito, per individuare il debitore e il beneficiario in caso di sospetta attività illecita» hanno spiegato da Francoforte.
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Prima di vedere l’euro digitale ‘circolare’ sarà necessario superare ancora diverse tappe. «A seguito del lavoro di sperimentazione condotto dalla Bce e dalle banche centrali nazionali dell’area dell’euro, nel luglio 2021 abbiamo avviato la fase di analisi del progetto sull’euro digitale. L’obiettivo di questa fase è individuare la sua configurazione ottimale e assicurare che risponda alle esigenze degli utenti. In questa fase analizzeremo anche come gli intermediari finanziari potrebbero fornire servizi front-end basati sull’euro digitale. Questo lavoro sarà completato entro ottobre 2023», evidenzia la Bce. «A quel punto il Consiglio direttivo deciderà se passare alla fase successiva, dedicata allo sviluppo di servizi integrati e alla conduzione di test ed eventualmente di sperimentazioni pratiche. Questa ulteriore fase potrebbe richiedere circa tre anni. »Questa iniziativa è per noi una priorità, ma dobbiamo anche prenderci il tempo di lavorare scrupolosamente. L’impatto di un euro digitale deve essere analizzato con attenzione prima di assumere qualsiasi decisione«, assicura l’istituto guidato da Christine Lagarde.
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