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Previsioni economiche 2023, allarme Fondo Monetario Internazionale: “Crisi senza fine"

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"La nostra economia mondiale è come una nave in acque agitate". Sceglie un'immagine che non lascia spazio ai dubbi la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, per dipingere il quadro economico attuale, mentre la prossima è attesa la pubblicazione del World Economic Outlook. Per continuare la navigazione "è urgente stabilizzare l'economia, date le prospettive globali in peggioramento", spiega. Tre le azioni da intraprendere secondo la direttrice: mantenere la rotta per ridurre l'inflazione, dispiegare politiche fiscali che a sostegno dei ceti più in difficoltà senza alimentare l'inflazione e supportare le economie emergenti.

Massima attenzione deve essere rivolta proprio alla lotta all'inflazione: "In questo frangente il costo di un passo falso può essere enorme", rimarca Georgieva. "Un inasprimento non sufficiente causerebbe - spiega - il disancoraggio e il radicamento dell'inflazione, il che richiederebbe tassi di interesse futuri molto più elevati e sostenuti, causando enormi danni sulla crescita e danni ingenti alle persone. D'altra parte, inasprire la politica monetaria troppo e troppo velocemente, e farlo in modo sincronizzato tra i paesi, potrebbe spingere molte economie in una recessione prolungata".

E anche la Bce nei verbali dell'ultima riunione di politica monetaria, nella quale è stato varato il rialzo dei tassi di di 75 punti base, avverte: "L'inflazione è stata più volte superiore alle attese negli ultimi mesi e non sembra probabile che le pressioni inflazionistiche diminuiscano da sole. Le stime erano state riviste al rialzo per quest'anno e il prossimo anno, mentre la proiezione per il 2024 era stata rivista in rialzo negli ultimi trimestri e ora ha chiaramente superato il target del 2% del Consiglio direttivo".

Per il prossimo anno non sono attese buone notizie. "Taglieremo le previsioni di crescita" per il 2023, anticipa Georgieva ricordando come il Fondo abbia già ridotto le stime "tre volte, a solo il 3,2 percento per il 2022 e il 2,9 percento per il 2023". L'attesa è che venga registrata una perdita di 4 trilioni di dollari da qui al 2026. Per dare un'ordine di grandezza si tratta "dell'economia della Germania", "una forte battuta di arresto per l'economia mondiale".

In questo quadro i rischi di recessione sono in aumento: "Stimiamo che i Paesi che rappresentano circa un terzo dell'economia mondiale subiranno almeno due trimestri consecutivi di contrazione questo o il prossimo anno. E, anche quando la crescita è positiva, sarà avvertita da migliaia di persone come una recessione a causa della contrazione dei redditi reali e dell'aumento dei prezzi".

Dal canto suo la Bce sottolinea per l'Eurozona "crescenti segnali di una flessione, che potrebbe estendersi fino al 2023" e "se dovesse esserci una chiusura completa delle forniture di gas dalla Russia, ciò potrebbe trasformarsi in una vera e propria recessione".

Tuttavia per Georgieva una soluzione c'è ed è l'agire comune: "Se vogliamo orientarci attraverso questo periodo di fragilità storica, dobbiamo tessere un nuovo tessuto economico e sociale che sia più forte e resiliente alle sollecitazioni che il nostro mondo deve affrontare oggi".

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