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Ita resta in pista, la vendita della compagnia va avanti

Gianluca Zapponini
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L’obiettivo di Draghi e del ministro Franco è sempre stato quello di blindare la cessione di Ita, prima che un nuovo governo, a questo punto di centrodestra, potesse cambiare le carte in tavola. E così è stato. Nella mattinata di ieri si è tenuto nella sede della compagnia a Fiumicino l’atteso incontro tra i vertici di Ita e una delegazione della cordata vincitrice nella gara per rilevare l’ex Alitalia, oggi controllata al 100% dal Tesoro, ovvero Air France, Delta e il fondo Certares. Folta la presenza al tavolo, con l’ad e il presidente esecutivo di Ita, Fabio Lazzerini e Alfredo Altavilla, una ventina tra manager e advisor del fondo americano, tre rappresentanti di Delta e uno di Air France.

Si è trattato di una riunione focalizzata sull’esame a tutto campo dei temi finanziari e operativi e, quindi, conti, network e flotta di Ita. La rotta tracciata dall’ormai quasi ex premier Draghi sembra essere quella seguita anche dal nuovo governo a trazione Fratelli d’Italia, che ha già confermato la volontà di favorire la prosecuzione delle trattative in esclusiva. Come noto l’offerta franco-americana si è rivelata più confacente ai desiderata del governo, rispetto a quella di Msc-Lufthansa, mettendo sul piatto 600 milioni per il 50% più un’azione, per poi arrotondare al 60% con l’ingresso degli altri soci e lasciando alla fine poco più del 40% nelle mani del Mef, che prenderebbe a questo punto due posti su cinque in un futuro board di Ita. L’offerta, poi, darebbe un ruolo centrale a Roma Fiumicino come terzo hub dell’Europa continentale, insieme ad Amsterdam e Parigi.

 

 

 

Tornando all’incontro a Fiumicino, a quanto appreso da fonti vicine, gli incontri odierni con Certares, Delta e Air France «sono andati molto bene. C’è stato un clima di piena collaborazione e si continuerà a lavorare in armonia con un obiettivo comune auspicando che sia presa una decisione in tempi brevi». Sempre stando a quanto appreso, Delta e Air France si sono seduti ai «tavoli commerciali» mentre Certares a «tutti i tavoli».

Quanto alla data room, aperta nei giorni scorsi alla cordata vincitrice, dovrebbe rimanere aperta fino a venerdì 30 settembre, giorno in cui scadrà la trattativa in esclusiva dopo i 30 giorni accordati dal momento in cui il fondo Usa è stato scelto dal Mef, a discapito di Msc-Lufthansa, lo scorso 31 agosto. Si tenta una stretta per concludere ma, nel caso in cui non si riesca a chiudere entro questa settimana, si potrebbe andare verso una mini-proroga della trattativa in esclusiva.
 

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