La bolletta del gas aumenterà di oltre un trilione. Standard & Poor's, previsioni nere per l'Europa
L’andamento della guerra in Ucraina è direttamente proporzionale a quello della crisi energetica. Più le sanzioni aumentano, più Vladimir Putin andrà nella direzione di rappresaglie economiche contro l’Europa. È quanto emerge dalle previsioni dell’agenzia di rating Standard&Poor’s, la quale afferma “la bolletta energetica dell'Europa supererà i suoi livelli pre-pandemia di ben oltre mille miliardi di euro” a causa della stretta alle esportazioni di gas russo.
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Per quel che riguarda il gas sul mercato di Amsterdam si è verificata una partenza altalenante, con il prezzo dei future sul Ttf che ha oscillato tra un massimo di 247 euro al megawattora (3%) in avvio di seduta e un minimo di 225 euro (-6,2%). In questo momento il benchmark del prezzo europeo del gas cede il 4,5% a 229 euro. In questo senso l’Europa starebbe lavorando per controbattere alla stretta della Russia e ai suoi effetti sui prezzi. Intanto il presidente di Enel Francesco Starace ha dettato le linee guida per combattere la volatilità dell’indice: “Dobbiamo prendere una pausa e resettare l'indice Ttf”, ovvero l'indice di Amsterdam di riferimento dei prezzi del gas in Europa. “La volatilità di questo mercato non è sotto controllo” e, afferma il numero uno dell’azienda, “non riflette il prezzo reale del gas importato in Europa ma piuttosto la preoccupazione”, c'è “un approccio speculativo”. L’obiettivo è quindi “sostenere un tetto alla volatilità dell'indice”.
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Non solo però, perché anche sul tema fonti energetiche colpisce il dato dell’aumento dei prezzi del petrolio, tornato sui livelli di gennaio. Tanti i fattori, dal rallentamento dell'economia mondiale e la recessione in alcuni paesi, al rafforzamento del dollaro e ai nuovi pesanti lockdown della Cina causa Covid. Il greggio Wti del Texas scende dell'1,69% a 85 dollari al barile tornando così ai livelli di gennaio. Il Brent del Mare del Nord segna un calo dell'1,31% a 91,52 dollari.