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Tasse, un algoritmo contro l'evasione fiscale: "La sfida da 100 miliardi"

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L'intelligenza artificiale per combattere l'evasione fiscale. Si chiama VeRa (Verifica dei Rapporti finanziari) ed è il nuovo algoritmo, targato Sogei, in grado di elaborare milioni di dati in contemporanea e sputare liste selettive di contribuenti a rischio di evasione fiscale. A dare l'annuncio in un articolo è il quotidiano La Repubblica. In Italia l'evasione fiscale e contributiva, un problema che è tra i più spinosi nel nostro Paese, è scesa per la prima volta sotto i 100 miliardi nel 2019, come riporta l'ultimo dato ufficiale (99,5 miliardi). Da quando il fisco è diventato più digitale, l'evasione diminuisce ma resta comunque altissima. E infatti tra gli obiettivi del Pnrr c'è quello di erodere la differenza tra la distanza che esiste tra le tasse dovute e quelle incassate con una precisa road map che ne fissa l'obiettivo: scendere al 15,8% entro il 2024 dal 18,5% del 2019.

Anche il garante della privacy ha dato il suo placet per VeRa:  va bene incrociare i dati dei conti correnti, immobiliari, finanziari, le fatture elettroniche, i pagamenti con le carte degli italiani purché questo incrocio non sia una caccia alle streghe. Per tutelare la privacy infatti i controlli andranno eseguiti su dati "pseudo anonimizzati" e solo dopo, a liste compilate e controllate da "umani", abbinati a nomi e cognomi. Una strategia che servirà per dare la possibilità di spiegare "l'inspiegabile" come scostamenti improvvisi nei saldi dei conti correnti, anomalie che l'algoritmo VeRa non riesce a giustificare. Secondo i calcoli dell'Osservatorio dei conti pubblici della Cattolica di Milano, Il problema dell'evasione fiscale continua ad essere cruciale. La rottamazione e le sue varianti hanno riportato nelle Casse dello Stato solo 18 miliardi su 53 totali, dal 2016 a oggi. E il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini ha riferito in Parlamento che ciò che "non hanno avuto effetti deflattivi" non riducendo così il grande tesoro da 1.100 miliardi di tasse, multe e contributi mai pagati da 19 milioni di italiani in debito con il fisco (16 milioni di persone fisiche e 3 milioni di società). La Repubblica stima che si tratti dell'equivalente di 22 anni di crediti non riscossi: un unicum al mondo.

L'Agenzia delle entrate conta 70 miliardi di crediti da riscuotere e solo 10 riscossi. Ma l'obiettivo di incassi dalla lotta all'evasione resta ambizioso: 14,4 miliardi quest' anno, 15,9 nel 2023 e 16,1 nel 2024. E chissà se il fisco digitalizzato e affidato all'intelligenza artificiale e a VeRa e sarà in grado di raggiungerlo.



 

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