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Inflazione, come cambiano le spese obbligate degli italiani: mai così alte

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Christian Campigli
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Un carico enorme. Che, nonostante mirabolanti promesse da parte della maggioranza e dal Governo dei Migliori, non accenna a diminuire. E pensa, come un macigno, sui consumi e, di conseguenza, sui timidi tentativi di ripresa della nostra malandata economia nazionale. Su un totale consumi all'anno di oltre 19mila euro pro capite, per le spese obbligate (ora al 43% dei consumi totali) se ne vanno 8.154 euro (+152 euro rispetto al 2021).

La quota principale è rappresentata dalla voce abitazione (4.713 euro), ma il contributo maggiore all'incremento viene da energia, gas e carburanti (1.854 euro) che, nella media del 2022, raggiunge un'incidenza sul totale consumi del 9,7%, valore mai registrato prima. Questo avrà l'effetto di comprimere la spesa su molte aree delle spese libere con il rischio di deteriorare il clima di fiducia attuale e prospettico. Numeri catastrofici, quelli resi noti questa mattina dall’Ufficio Studi di Confcommercio.

Nel 2022 il desiderio di ritorno alla normalità sta sostenendo, in questa prima parte dell’anno, i consumi delle famiglie con alcuni comparti in forte recupero, come il turismo e l’area della convivialità e del tempo libero, ma ci sono settori che ancora stentano, come l’automotive e l’abbigliamento. Un quadro che, secondo l'Ufficio Studi, rischia un forte rallentamento, soprattutto dopo l’estate, a causa dell’impatto sul potere di acquisto delle famiglie dell’inflazione (prevista intorno al 7% nel 2022), degli aumenti dell’energia e delle spese obbligate che nel 2022 raggiungono la quota record del 42,9% sul totale dei consumi, il valore più alto di sempre, con un incremento dell’incidenza di 6,3 punti dal 1995 ad oggi.

 “La crescita a dismisura del costo dell’energia incide pesantemente anche sulle spese obbligate, come quelle per la casa, che toccano livelli record – ha sottolineato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli - Per evitare di deprimere i consumi e congelare la ripresa è necessario che l’Europa metta un tetto al prezzo del gas e il Governo agisca più incisivamente su caro energia e cuneo fiscale”. 

 

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