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Stati Generali, Conte regala un mese di Cassa integrazione

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Dal capo della task force per la ripartenza di Vittorio Colao, ringraziato per il corposo dossier che ispirerà le misure dei prossimi mesi, ai sindacati preoccupati per la sorte dei lavoratori. E, in serata, le Province e i Comuni che rischiano di rimanere con le casse vuote. Sono questi i protagonisti della seconda giornata di Stati generali a Villa Pamphili.

Dal Governo, oltre al continuo ascolto degli attori economici e sociali, arrivano nuovi impegni sulla cassa integrazione e i contributi a fondo perduto. A margine degli Stati Generali, infatti, il premier Giuseppe Conte presiede un Consiglio dei ministri per rendere più agevole il ricordo alla Cig. Le aziende che hanno già esaurito le prime 14 settimane di cassa disponibili potranno richiedere da subito, senza aspettare settembre, le ulteriori 4 settimane consentite dal decreto Rilancio. "Questo Governo ha fatto una scelta, fin dall'inizio - sottolinea Conte -. Qui non lasciamo i lavoratori, non li abbandoniamo per strada, non permettiamo che siano licenziati".

Il premier, inoltre annuncia che sul sito dell'Agenzia delle entrate commercianti e artigiani possono iniziare a chiedere contributi di ristoro, a fondo perduto. "Non preoccupatevi, non è un click day: ci saranno 60 giorni di tempo per avere fino a 40mila euro in base alle perdite subite", spiega Conte in un punto stampa. Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri assicura che i bonifici arriveranno nel giro di 10 giorni. In questo modo, aggiunge, "l'Agenzia delle entrate per un po' farà anche l'Agenzia delle uscite: è una cosa giusta in una fase come questa".

Per quanto riguarda il confronto vero e proprio, sulle misure di lungo periodo, dai sindacati arrivano commenti positivi e dialoganti. Confindustria, più polemicamente, annuncia un contro-piano che porterà a Villa Pamphili mercoledì. "Ben venga, li aspettiamo", commenta Conte, che cerca anche di calmare le agitate acque attorno al Mes: "Non ci sono novità, ma c'è un dibattito in corso - dice -. In questo momento non c'è questa necessità".

La Uil spinge su una grande riforma fiscale, mentre la Cgil Maurizio Landini chiede il blocco dei licenziamenti per tutto l'anno. Su entrambi i fronti, potrebbe esserci sintonia col governo, realizzando quello "spirito costruttivo del presidente Ciampi del 1993" auspicato dalla Cisl di Annamaria Furlan.

L'esecutivo promette ai sindacati di semplificare gli ammortizzatori sociali, visto che la stessa Cig, ammette Conte, si è rivelata uno strumento farraginoso. L'esecutivo, inoltre, spinge per una rimodulazione degli orari di lavoro e un ruolo preponderante dello smart working. La ministra al Lavoro Nunzia Catalfo, promettendo più attenzione ai giovani, elenca altre priorità: "Salario minimo, lotta alla contrattazione pirata, detassazione dei rinnovi contrattuali, contrasto al caporalato e al lavoro nero".

Chiudono la giornata i rappresentanti degli enti locali. I Comuni italiani vorrebbero "zone blu" detassate per rilanciare turismo e artigianato. Il loro rappresentante Antonio Decaro vorrebbe che i sindaci fossero nominati commissari per le opere strategiche, e che possano ricevere già ora le risorse previste per il 2021. Le Province, da parte loro, spingono per avere finanziamenti da 4 miliardi per strade e scuole.

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