Il Friuli e Bolzano riaprono i negozi. I ribelli della Fase 2 sfidano il governo
È scontro tra il governo e i ribelli della Fase 2, ovvero gli enti locali che vogliono accelerare sulla Fase 3 delle riaperture come la Regione Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano. "Lunedì ripartiamo, ma non proprio con tutto. Abbiamo fatto una proposta molto responsabile: abbiamo detto, partiamo lunedì con il commercio al dettaglio e dal 18 con le attività mancanti", ha annunciato Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia, a Radio 24. "Ricordo che il commercio al dettaglio è già aperto, le regole che il governo ha giustamente messo per i negozi di abbigliamento per bambini e per le librerie possono valere anche per gli altri, così permettiamo lunedì di ripartire a quegli imprenditori che sono pronti a garantire la sicurezza". Leggi anche: L'ultimatum di Sala ai milanesi: folla ai Navigli, chiudo tutto Parole che arrivano dopo il via libera del Consiglio provinciale di Bolzano - 28 sì, un no e sei astensioni nel voto in notturna - alla legge che accelera la Fase 2 in Alto Adige. Domani potranno aprire i negozi, mentre lunedì sarà la volta di parrucchieri, bar, ristoranti e musei. Il presidente Arno Kompatscher ha detto che il provvedimento arriva "dopo che Roma per settimane non ha ascoltato le richieste per una differenziazione regionale delle misure". Legge che però sarà impugnata dal governo. "Poiché laProvincia Autonoma di Bolzano ha deciso di aprire ugualmente alcune attività commerciali pur in assenza delle linee guida sul lavoro che sono in corso di elaborazione in questi giorni dal comitato tecnico scientifico su proposta dell'Inail e alle quali tutti i presidenti di Regione, anche nella conferenza Stato Regioni di ieri, hanno dichiarato di attenersi, il governo non può fare altro che impugnare il provvedimento, limitatamente alle parti in contrasto con le regole sulla sicurezza sul lavoro", ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.