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Il governo non chiarisce il caos congiunti. Sì ai cugini di secondo grado ma fidanzati e amici...

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Dal 4 maggio via libera agli incontri per "stabili legami affettivi": ma i chiarimenti di Palazzo Chigi lasciano dubbi

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Da lunedì 4 marzo si potranno incontrare certamente i cugini di secondo grado ma non è detto che potranno rivedersi fidanzati divisi dalla quarantena per il coronavirus mentre vedere amici anche di lunga data reterebbe vietato. Il governo non chiarisce del tutto la lista dei "congiunti", ovvero delle persone "legate da un solido legame affettivo" che si potranno incontrare nella Fase 2. Palazzo Chigi ha pubblicato le FAQ del Decreto del 26 aprile entrando nel merito degli affetti stabili. "Chi sono i congiunti con cui è consentito incontrarsi, secondo l’articolo 1, comma 1, lettera a), del Dpcm del 26 aprile 2020?", si legge sul sito del governo. Ecco la risposta: "L'ambito cui può riferirsi la dizione 'congiunti' può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile. Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i 'congiunti' cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)". Insomma, il dubbio che formula comprenda i rapporti di coppia (secondo quali criteri si stabilirebbe la "stabilità" del rapporto?) rimane. Per approfondire leggi anche: Fase 2, il 4 maggio si riapre. Ma come? "Sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti, che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità. E' comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie", spiega Palazzo Chigi nelle risposte alle domande più frequenti sul decreto per la Fase 2 a partire dal 4 maggio.

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