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Beppe Grillo con la mascherina prima di Natale. Furono i cinesi ad avvisarlo del virus?

L'incursione in Senato e al Tempio di Adriano poche settimane dopo gli incontri con il rappresentante di Pechino. Sapeva qualcosa?

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Beppe Grillo, la mascherina anti-virus e la misteriosa cena con l'ambasciatore cinese a Roma quando l'emergenza coronavirus ancora non esisteva. Almeno ufficialmente. Col senno di poi l'incursione pre-natalizia nella Capitale del comico e fondatore del Movimento 5 Stelle solleva non pochi dubbi. Il 17 dicembre scorso, infatti, Grillo si presentò al Tempio di Adriano prima e al Senato poi indossando una vistosa mascherina nera. Non se la tolse mai, svicolando con una battuta alle domande dei cronisti a riguardo. "Sono un antiemorragico, fatemi fare il mio lavoro", disse il comico arrivando in Senato con lo scudo anti-cronisti sul volto (qui il video del 17 dicembre 2019): "La mascherina è per proteggermi da voi, dai vostri virus. Con quei microfoni siete pieni di batteri", spiegò ai giornalisti sorpresi. Una frase giusta con il senno di poi, anche perché lui la mascherina non la mise solo davanti ai cronisti. Sapeva qualcosa? Già, perché solo poche settimane prima, a fine novembre, per motivi misteriosi Beppe era stato per ben due volte - una delle quali a cena - dall'ambasciatore cinese a Roma. Tempistica inquietante se pensiamo che mentre Grillo incontrava il rappresentante di Pechino in Italia il virus era già scoppiato, come scritto dal South China Morning Post che ha analizzato i dati messi a disposizione dalle autorità sanitarie cinesi. Il primo caso di contagio accertato da Covid-19, infatti, può essere fatto risalire allo scorso 17 novembre. Due settimane prima dell'1 dicembre, la data indicata dalla rivista Lancet, sempre sulla scorta dei dati di Pechino, come inizio dei primi sintomi di contagio. Cosa sapeva Grillo?

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