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Marusic rialza la Lazio

Apre Castellanos, pari di Tete Morente, il Lecce si arrende alla prodezza del difensore di Baroni

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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La Lazio si rialza ma gioca male e soffre fino all’ultimo sul campo di un ottimo Lecce in dieci per tutto il secondo tempo per il rosso a Guilbert. Illude il rigore di Castellanos, Tete Morente pareggia quasi subito, la rasoiata di destro di Marusic nel finale regala tre punti d’oro a una squadra che rischiava di andare in crisi. Poca lucidità, anche se la volontà di cercare la vittoria non è mai mancata e così è arrivato all’87’, il destro vincente del montenegrino, tredicesima rete segnata nell’ultimo quarto d’ora di gara. Tabù Lecce sfatato dopo tre sconfitte consecutive per 2-1, stavolta esce il risultato giusto per la Lazio.
Giampaolo punta su Krstovic davanti mentre è costretto ad arretrare Dorgu sulla linea di difesa per le defezioni di Bonifazi, Gaspar e Pierret. Baroni recupera Romagnoli e Dia e si affida alla Lazio più offensiva possibile col solito 4-2-4. Torna Castellanos in attacco dopo la squalifica, Zaccagni risponde presente nonostante in virus intestinale, i terzini sono Lazzari e Tavares per spingere anche sui lati del campo.
Lazio timorosa nei primi minuti, risente ancora delle sei reti incassate cinque giorni prima contro l’Inter, Lecce arrembante e ben messo in campo. Tete Morente impegna Provedel, Falcone è pronto sulle conclusioni di Isaksen e Castellanos. Quest’ultimo è il più ispirato di una squadra che fatica tanto a trovare trame di gioco accettabili, solo quando si accende il Taty, gli uomini di Baroni riescono ad avvicinare la porta avversaria. Nel primo minuto di recupero la svolta: proprio il centravanti argentino si mette in proprio, impegna due volte Falcone, sul secondo tiro ormai dretto verso la porta vuota Guilbert respinge con le mani: rigore netto e rosso per il difensore di casa, una follia d’istinto che costa cara alla sua squadra. Taty trasforma il penalty con sicurezza per il vantaggio (settimo gol in campionato) al tramonto del primo tempo. 
Giampaolo non cambia, arretra Pierotti sulla linea difensiva e fa bene perché il Lecce trova subito il pari: al 49’ Tete Morente colpisce da fuori area con un destro chirurgico che infila Provedel. A quel punto il tecnico di casa inserisce Rebic e Pierret per Krstovic e Rafia, Baroni si affida a Pedro (esce Dia, poco incisivo) e, poco dopo, a Pellegrini (fuori Tavares affaticato) e Tchaouna (out Isaksen). Dentro anche Kaba per Berisha, il tecnico laziale ci prova anche con Marusic e Noslin. Al minuto 87 spunta il terzino montenegrino che pesca il gol della domenica per il nuovo vantaggio biancoceleste. Non è finita perchè la Lazio regala un’occasione colossale al Lecce ma la traversa salva Provedel sul colpo di testa di Kaba. Finisce 1-2 ma che fatica. Ora l’Atalanta tra sette giorni all’Olimpico ma sarà necessario recuperare quella brillantezza fisica che è stata fondamentale finora.
 

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