Hacker filorussi attaccano siti italiani, colpiti anche i portali dei ministeri
Ancora una volta i siti internet di diverse istituzioni italiane finiscono nel mirino degli hacker filorussi. A lanciare l'assalto tecnologico è stato nuovamente il gruppo Noname057(16) che attraverso il proprio canale Telegram ha rivendicato il gesto che ha causato il rallentamento temporaneo degli accessi e dei servizi online. A essere colpiti dall'attacco hacker sono stati, tra gli altri, i siti dei ministeri di Esteri e Infrastrutture, della Consob, dei Carabinieri, della Marina e dell'Aeronautica. Ma l'incursione ha riguardato anche aziende del trasporto pubblico municipale di alcune grandi città, come l'Atac di Roma, l'Amat di Palermo e l'Amt di Genova. L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha monitorato l'attacco che fortunatamente non ha causato particolari disagi.
Attacco hacker contro Farnesina e aeroporti: "Risposta ai russofobi italiani"
Il gruppo filorusso Noname057(16) ha colpito all'indomani della visita istituzionale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Roma, come confermato dallo stesso messaggio rilanciato su Telegram dal gruppo hacker. "La premier italiana Giorgia Meloni ha confermato il continuo e completo sostegno all'Ucraina durante un incontro con Volodymyr Zelensky durante la sua visita a Roma, ha riferito Palazzo Chigi - scrivono -. Secondo Meloni, l'Italia aiuterà l'Ucraina a difendere i propri interessi e a raggiungere una pace giusta e duratura. I colloqui sono durati circa un'ora e miravano a rafforzare la posizione di Kiev. L'Italia dovrebbe iniziare ad aiutare se stessa, e prima di tutto la sua sicurezza informatica".
Zelensky in Italia, hacker russi scatenati: attacchi a siti istituzionali
Quindi la minaccia degli hacker: "L'Italia dovrebbe iniziare ad aiutare se stessa, e prima di tutto la sua sicurezza informatica". Si tratta del secondo attacco in due settimane per il collettivo 'NoName057(16)', dopo l'attacco sferrato lo scorso 28 dicembre a diversi siti, fra cui quello degli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa. In passato, il gruppo si era dichiarato per la prima volta a marzo del 2022 e da allora ha rivendicato diversi cyberattacchi, a siti istituzionali ucraini, Usa ed europei. Tra i colpi messi a segno, il 7 maggio scorso, anche quello al sito personale della premier Giorgia Meloni.