Cecilia Sala ascoltata dai Ros. Il padre: "Da Meloni lucidità straordinaria"
Cecilia Sala, la giornalista rilasciata oggi dopo 3 settimane di prigione in Iran, sarà ascoltata nel pomeriggio dai carabinieri del Ros nella caserma di via Salaria, a Roma. L’incartamento, secondo quanto si apprende, sarà poi trasmesso, come da prassi, all’autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni magistrati e carabinieri ascolteranno nuovamente la Sala per ricostruire le ultime settimane passate dalla giornalista in Iran. Sala, dopo l’audizione, andrà nella sua casa romana.
Liberazione con la "firma" Pd, scivolone social di Schlein: il post delle polemiche
Un arrivo blindato e off limits per i giornalisti a Ciampino, quello di Sala, rimpatriata dall’Iran con un volo dell’Aeronautica Militare. Ad attenderla, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Le prime parole della giornalista sono state "Ciao, sono tornata", lo scrive Chora Media sui suoi account social. Il post è accompagnato da una foto della giornalista che scesa dall’aereo è corsa ad abbracciare il suo compagno, Daniele Ranieri. La madre ha raccontato: "Mi ha chiamato Cecilia e mi ha detto: 'Mamma, sto tornando a casa'. Io le ho detto: 'Lo so Ceci, ti vengo incontro, ci troveremo all’aeroporto'. E lei mi ha detto: 'Sto bene e ti voglio bene. Ci vediamo presto'".
Cecilia Sala è in Italia, accolta da Meloni e Tajani a Ciampino: la prima foto
"Ho pianto, e lei mi ha detto ’papà, non piangere, è finito un incubo che è durato tantissimo tempo. Sono orgoglioso, è stata una donna forte", ha detto padre della giornalista al Tg1 spendendo parole di stima e riconoscenza per la premier Meloni: "A proposito di donne forti sicuramente il riferimento è anche a una presidente del Consiglio che è riuscita a mantenere una lucidità, una proattività che io giudico straordinaria. L’incubo è stato indubbiamente alleviato dalla vicinanza del Paese", ha detto Renato Sala.