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Russia, "nuova mobilitazione". Camporini: il piano di Putin dopo Mosca

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La strategia russa dopo l'attentato di Mosca e i messaggi minacciosi di Vladimir Putin all'Occidente. Si parla delle tensioni internazionali nella puntata di giovedì 28 marzo di Prima di domani, su Rete 4. Tra gli ospiti di Bianca Berlinguer c'è il generale Vincenzo Camporini, già capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare e della difesa. Gli investigatori russi che indagano sull'attacco rivendicato dall'Isis alla Crocus City Hall fanno trapelare ch somma significative di denaro sarebbero partite dall'Ucraina per finanziare l'attentato. Un'ulteriore leva per il Cremlino che prova in tutti i modi ad accusare Kiev.  Quella di Mosca "sembra una bella arrampicata sugli specchi - afferma Camporini - perché motivazioni serie, concrete, storiche dell'Isis per cercare di colpire al cuore in Russia ce ne sono tantissimi". 

 

Insomma, la pista islamista è molto più di un'ipotesi. "Ricordiamoci quello che è accaduto con la campagna russa in Siria dove l'Isis è stato quasi azzerato anche grazie alla presenza delle truppe russe". Senza contare la guerra in Cecenia: "Certe cose non si dimenticano", afferma il generale. 

Ma perché Putin insiste nell'accusare Zelensky? Il suo obiettivo, spiega Camporini, è indirizzare l'opinione pubblica verso il nemico perché presto arriverà "una nuova ondata di reclutamenti, una nuova mobilitazione che peraltro sembra abbastanza necessaria", vista la situazione di stallo del conflitto in Ucraina. "Sul terreno le cose vanno in una certa direzione - riassume l'alto ufficiale - I russi hanno ripreso l'iniziativa che porta dopo combattimenti sanguinosissimi a conquistare qualche centinaio di metri di terreno. È chiaro che se si vuole portare a casa una vittoria clamorosa serve di più e allora bisogna in qualche modo aizzare le folle", conclude Camporini.

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