Zuncheddu, risarcimento di 30 mila euro dopo 32 anni in carcere da innocente
Beniamino Zuncheddu riceverà un risarcimento di 30 mila euro dallo Stato per aver trascorso 32 anni dietro le sbarre in celle affollate e anguste. Questa somma è stata deliberata dal tribunale di Sorveglianza di Cagliari a favore dell'ex allevatore, che è rimasto ingiustamente in prigione dopo essere stato condannato per un triplice omicidio nel 1991, nell'evento noto come la strage di Cuili is Coccus a Sinnai, Sardegna, dove persero la vita tre pastori. Successivamente, Zuccheddu è stato assolto e rilasciato dalla Corte d'Appello di Roma al termine di un processo di revisione. Il suo avvocato - spiega il Tg di La7 - attende ora le motivazioni della sentenza per richiedere un ulteriore indennizzo per la detenzione ingiusta.
La vittoria in tribunale ha un prezzo troppo elevato: vite rovinate
"Per me è la fine di un incubo", aveva dichiarato Zuncheddu lo scorso gennaio, dopo la sentenza di assoluzione. Questo episodio tragico ha fatto di Zuncheddu il protagonista del più lungo errore giudiziario nella storia italiana. E ora questo risarcimento è una piccola consolazione per il tempo trascorso dietro le sbarre dei carceri di Buoncammino e di Badu 'e Carros, dove le condizioni di sovraffollamento sono state considerate inumane in base alla Convenzione europea dei diritti umani. Zuncheddu avrà 45 giorni per presentare un'impugnazione, dopodiché avrà due anni, a partire da giugno, per presentare una seconda richiesta di risarcimento allo Stato.
“Fine di un incubo, ma…”, la prima reazione di Zuncheddu lascia tutti senza parole