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Otto e mezzo, Zurlo a raffica contro Santalucia: "E il giudice molestatore?"

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Il via libera in Consiglio dei ministri del provvedimento che introduce test psicoattitudinali per i magistrati ha provocato la reazione stizzita del presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, intervenuto a Otto e mezzo su La7. Per il capo dell'Anm la norma non è una "sciagura" ma "una norma simbolo che al di là dei contenuti" ha uno "scopo", accusa Santalucia. Quale? "Creare una suggestione nell'opinione pubblica che questi magistrati hanno bisogno di un controllo psichico”, afferma. 

Per il magistrato, insomma, l'obiettivo del governo è solo dare un segnale e "dire l'opinione pubblica che i magistrati forse non sono del tutto equilibrati". Santalucia afferma che sono decenni che esiste una dispensa per motivi psicofisici, inoltre afferma che un controllo preliminare sulla personalità è "un giudizio estremamente arbitrario", espressione, questa, che sorprende anche Lilli Gruber. Giudici e giudizi a parte, per il capo dell'Anm non c'è migliore test dell'esame da magistrato. 

In collegamento c'è Stefano Zurlo del Giornale che elenca alcuni "orrori" della magistratura recente: "Perché non parliamo del giudice molestatore, e del giudice ubriaco che spacca tutto, o di quello che va in giro in bicicletta nel tribunale... - spara a raffica il giornalista -  Perché non parliamo del giudice poeta che poche settimane fa ha lasciato la magistratura e ha detto che se ci fossero stati i test si sarebbe evitato 30 anni di calvario...". Zurlo  ricorda del "decine di casi concreti che arrivano alla disciplinare del CSM e che vengono esaminati con grande fatica". Santalucia ribatte che non sono certo i test a impedire certi problemi, semmai di natura "psichiatrica" che ci possono essere come in tutti gli ambiti. Gli animi tuttavia si scaldano, tanto che la conduttrice deve passare ad altro.

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