Dossieraggio, “rete clandestina di ex militari e funzionari infedeli”. Il mercato delle Sos
Lo scandalo dei presunti dossieraggi, anziché svanire nel nulla come una bolla di sapone, continua a crescere di giorno in giorno, sprigionando un odore sempre più acre. Emergono prove che indicano non solo il presunto sistema orchestrato dal tenente della Finanza Pasquale Striano per raccogliere e vendere informazioni riservate, come le Segnalazioni di Operazioni Sospette (SOS), ma anche l'esistenza di una possibile rete clandestina nota come squadra Fiore. Quest'ultima, descritta come una sorta di Spectre - la definisce così il Giornale - composta da ex militari, dipendenti infedeli di ministeri e Palazzo Chigi, e consulenti esterni, sembra essere stata coordinata attraverso mezzi sofisticati e comunicazioni crittografate.
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Secondo quanto riportato da Fabrizio Gatti, direttore di Today.it, l'inchiesta rivela un'organizzazione operante con nomi in codice e chat criptate gestite da una società di intelligence francese con base a Roma. Questi individui avrebbero avuto accesso a strumenti come auto con lampeggianti blu e paletta ministeriale per spiare i movimenti finanziari e personali di figure politiche e non, vendendo poi queste informazioni, anche all'estero, a prezzi considerevoli. Le testimonianze di alcuni informatori anonimi sembrano confermare la gravità delle attività illecite in corso. Gli investigatori giornalistici hanno ottenuto accesso a codici univoci di SOS e altre informazioni riservate, che potrebbero essere facilmente verificati dalle autorità competenti.
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Le implicazioni di questo altro scandalo - Striano non ne farebbe parte - sono enormi, potenzialmente minando la sicurezza nazionale e mettendo a rischio importanti transazioni finanziarie e investimenti. La richiesta di un'inchiesta seria e completa sembra essere inevitabile per gettare luce su questa oscura rete di attività illecite.
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