Crac Porta Vittoria Bis, condannato Coppola. La difesa: "Presenteremo appello"
I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano hanno condannato Danilo Coppola a 2 anni e 8 mesi di carcere nel processo che lo vede alla sbarra con l’accusa di bancarotta per il caso Porta Vittoria bis, condanna che, in continuazione con la sentenza su Porta Vittoria, diventata definitiva, fa lievitare la pena finale a 9 anni e 8 mesi di reclusione. Il processo a carico di Coppola e altri tre imputati (assolti) vede al centro imputazioni scaturite dall’inchiesta principale sui crac Gruppo Immobiliare 2004, Mib Prima e Porta Vittoria.
Per Coppola arrestato a Dubai lo scorso dicembre, proprio per la condanna definitiva sulla prima inchiesta di Porta Vittoria, e in attesa di estradizione, il pm Mauro Clerici aveva chiesto una condanna a 6 anni. Per l’imputato che all’epoca dei "furbetti del quartierino" patteggiò per il caso Antonveneta, la corte - presieduta dal giudice Emanuele Mancini - ha disposto l’interdizione «dai pubblici uffici in perpetuo» e ha decretato che è «inabilitato all’esercizio di imprese commerciali e incapace ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per 9 anni». Coppola, le motivazioni saranno rese note tra 90 giorni, è stato condannato al risarcimento delle parti civili Fallimento Prelios spa, Fallimento Tikal srl in liquidazione e Fallimento Editori per la finanza srl in liquidazione, da liquidarsi in sede civile, è stata anche fissata una provvisionale di 3,5 milioni di euro per Fallimento Prelios spa. È intervenuta la prescrizione per un reato fiscale di cui era accusato l’immobiliarista romano, gli altri tre imputati invece sono stati assolti nel merito.
La difesa dell’immobiliarista Danilo Coppola ha fatto sapere che sarà presentato appello contro la sentenza emessa dal Tribunale di Milano. Coppola, secondo quanto specifica l’avvocato Gaetano de Perna, legale difensore insieme con Aurelio de Perna, dell’immobiliarista Coppola è stato assolto dall’accusa di sottrazione fraudolenta del pagamento delle imposte, bancarotta fraudolenta documentale relativa al fallimento Tikal, bancarotta fraudolenta relativa al fallimento Edf, assolto da bancarotta di Epf comunicazione. La condanna, per la quale il pm aveva chiesto 6 anni ma che è stata di 2 anni e 8 mesi, è relativa al fallimento della Tikal per bancarotta fraudolenta patrimoniale e, nel caso di Epf, per bancarotta fraudolenta documentale.
Con riferimento alla notizia relativa all’odierna sentenza con la quale il Tribunale di Milano ha ritenuto Danilo Coppola colpevole dei reati ascritti e lo ha condannato alla pena di anni 2 e mesi 8, si precisa che il gruppo Prelios è coinvolto nel relativo processo tramite Prelios SGR S.p.A., costituitasi - sul versante risarcitorio e come emerge pacificamente da ogni atto processuale - parte civile per conto e come gestore del fondo immobiliare denominato «Fondo Niche», quale soggetto assuntore del concordato fallimentare proposto nell’ambito del «Fallimento Porta Vittoria S.p.A.», e non, come per errore viene indicato nel dispositivo emesso in data odierna, come «Fallimento Prelios S.p.A.». Si tratta, evidentemente, di un mero errore materiale per il quale il gruppo Prelios e Prelios SGR S.p.A. si sono già attivati per chiederne tempestivamente la correzione.