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Scuola chiusa per Ramadan, Valditara: "Non può decidere nuove festività"

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"Ovviamente le scuole non possono istituire nuove festività in modo diretto o indiretto". Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara lo ha detto in merito alla giornata di chiusura decisa da una scuola di Pioltello, nel Milanese, nel giorno di fine del Ramadan. "Il mio obiettivo - ha aggiunto il ministro a margine di un evento, a Milano - è far rispettare la legge, la legalità, le regole. Il calendario scolastico lo definisce Regione Lombardia. Le scuole possono derogare per esigenze comprovate legate al piano dell’offerta formativa".

La vicenda è quella che ha al centro l’istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello, nell’hinterland di Milano, che ha deciso di chiudere il 10 aprile, nell’ultimo giorno del digiuno tradizionale islamico, lasciando così a casa oltre 1.200 alunni mentre circa il 40 per cento degli studenti è di origine musulmana. Una decisione che ha fatto scoppiare una vivace polemica, scelta definita "preoccupante" dall’eurodeputata leghista Silvia Sardone e "inaccettabile" dallo stesso leader della Lega Matteo Salvini. Valditara ieri ha chiesto agli uffici competenti del ministero "di verificare le motivazioni di carattere didattico che hanno portato a deliberare la deroga al calendario scolastico regionale e la loro compatibilità con l’ordinamento".

 

Oggi il ministro ha ribadito che "l’ufficio scolastico regionale della Lombardia, che è un organo del ministero, sta facendo delle verifiche", aggiungendo che l'organismo "sta verificando innanzitutto se la delibera" con la quale la scuola ha scelto di chiudere in occasione della fine del Ramadan "è stata motivata, perché le delibere in deroga al calendario regionale devono essere sempre motivate". E, "in secondo luogo se effettivamente questa deroga corrisponde a delle esigenze di natura didattica legate al piano dell’offerta formativa. Dopodiché l’ufficio scolastico regionale farà le sue opportune valutazioni. È un problema di rispetto della legge e delle regole". 

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