Casa di Montecarlo, chiesti 8 anni per Gianfranco Fini. La versione di Elisabetta Tulliani sui soldi
A quasi 14 anni dal caso clamoroso della casa di Montecarlo che provocò un terremoto politico, i pm di Roma hanno chiesto una condanna a 8 anni per l’ex presidente della Camera Gianfranco Fini, 9 anni per Elisabetta Tulliani, 10 anni per il fratello Giancarlo e 5 anni per il padre Sergio per l’accusa di riciclaggio. Il processo vede al centro la vendita della famosa casa di Montecarlo, lasciata in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza Nazionale, che sarebbe stata acquistata, secondo l’accusa, da Giancarlo Tulliani attraverso società off-shore. Un’operazione effettuata nel 2008, per poco più di 300mila euro e che con la vendita dell’immobile nel 2015 fruttò un milione e 360mila dollari. Alla scorsa udienza i giudici della quarta sezione del Tribunale di Roma avevano dichiarato la prescrizione per l’accusa di associazione a delinquere, essendo stata esclusa l’aggravante della transnazionalità.
La prima reazione di Fini è di amarezza: "Era scontato che la pubblica accusa chiedesse la condanna, continuo ad avere fiducia nella giustizia e ciò in ragione della mia completa estraneità rispetto a quanto addebitatomi".
In precedenza Elisabetta Tulliani ha reso dichiarazioni spontanee difendendo il compagno e sostenendo che Fini fosse all’oscuro di tutto. Tuttavia senza autoaccusarsi. "Dopo un lungo travaglio interiore, sento l’obbligo morale di offrire un contributo alla verità. Finora non ho partecipato al processo per non turbare, alla luce dell’eco mediatica, le mie figlie ancora adolescenti. Il processo ha già turbato la mia famiglia, ma il mio silenzio continuerebbe a danneggiare le persone a me care - ha detto Tulliani -. Sento il dovere di confessare a collegio giudicante le mie responsabilità: ho nascosto a Gianfranco Fini padre delle mie figlie le intenzioni di mio fratello di acquistare la casa di Montecarlo. Ero certa che il denaro per l’acquisto fosse di mio fratello. Non ho mai detto a Fini del denaro ricevuto da mio padre, di cui ignoravo la provenienza. Il comportamento di mio fratello è la più grande delusione della mia vita. Mai avrei immaginato che mi avrebbe coinvolto in vicende che ho appreso dalle indagini e che mi hanno travolta".