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Eredità Agnelli, salta la consulenza su pc e cellulari: la mossa della difesa

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Un altro ricorso contro il secondo decreto di sequestro emesso dalla procura di Torino. È quello atteso nell'ambito del contenzioso dell'eredità Agnelli. A dieci giorni dal nuovo sequestro e dalla contestazione di truffa ai danni dello Stato, riporta il Corriere della sera, gli avvocati dei tre fratelli Elkann (John, Lapo e Ginevra) e del commercialista Gianluca Ferrero "preparano le contromosse nei confronti del provvedimento della Procura". Pertanto il ricorso potrebbe arrivare oggi "a ridosso della scadenza dei termini". 

 

Alla base della mossa dei legali l'interpretazione per cui le recenti acquisizioni sarebbero viziate dal "ne bis in idem", ossia sono state oggetto di un'altra valutazione. Infatti l’ultimo decreto" ricalcherebbe il precedente, sul quale il Riesame si era già espresso con un parziale annullamento. Ipotesi che i pm avevano già scongiurato nell’atto in contestazione, richiamando una sentenza della Cassazione in cui si evidenza che l’azione è possibile «nel caso in cui non siano state ancora depositate le motivazioni dell’ordinanza»", riporta il Corriere. I difensori hanno annunciato inoltre di voler chiedere l’incidente probatorio per l’analisi di telefoni e pc. L’istanza ha di fatto bloccato il conferimento della consulenza tecnica della Procura.

 

Come anticipato dopo la decisione del Riesame, la procura aveva emesso un nuovo decreto di sequestro che aggiungendo una nuova ipotesi di reato, la truffa ai danni dello Stato per la mancata tassa di successione su 734 milioni di euro conservati all'estero e ritenuti parte dell’eredità di Marella Agnelli.ì, la vedova di Gianni Agnelli. 

 

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