Dossieraggio, la versione di Striano: “Nessun mandante. I servizi segreti non c'entrano”
Pasquale Striano inizia a parlare sempre di più. Dopo le prime risposte al Giornale ecco anche un intervento apparso sulle pagine della Stampa in merito all’indagine sul presunto dossieraggio. “Posso assicurare che dietro quello che ho fatto non ci sono mandanti e non ho mai agito per conto dei servizi segreti. Chiarirò la mia posizione di fronte ai giudici, perché non ho creato dossier contro i politici. Non ho consultato le banche dati su input di un gruppo eversivo o per conto dell'intelligence, sia interna sia estera”, le parole del luogotenente della Guardia di Finanza che era in servizio alla Dna con il pm Antonio Laudati, all'ufficio Sos (Segnalazione operazioni sospette), con dichiarazioni riferite dal suo legale, l'avvocato Massimo Clemente.
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Ieri sera il legale era stato intervistato da Giornale Radio, cercando di chiarire quanto aveva detto il finanziere indagato a Perugia con le sue parole al Giornale: “Voleva solo dire che aveva un metodo investigativo e che lui ha sempre lavorato nell’ambito delle istituzioni, nell’ambito dei suoi poteri. E’ stressatissimo. Gli ho consigliato di non parlare per evitare che qualunque cosa finisca per essere travisata”.
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