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Dossieraggio, “altri oltre a Striano”. L'inchiesta si allarga, Cantone e il mercato delle Sos

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Si allarga ancora l’inchiesta sul dossieraggio che sta travolgendo l’Italia. A parlare e a lanciare l’allarme pubblicamente è il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, che è stato ascoltato in commissione parlamentare antimafia per parlare dell’indagine che sta conducendo: “Credo ci sia l'esigenza di ripristinare la verità sui fatti che sono stati detti in questa fase, alcuni riportati in modo generico non avendo conosciuto gli atti, e per intervenire a tutela di un'istituzione sacra come la procura nazionale. Non mi occupo di bolle di sapone. E chi parla di bolle di sapone ne risponderà nelle sedi giuste. Esiste un limite a tutto, se non si conoscono gli atti non si può esprime giudizio. C’è l'esigenza di una serie di strumenti come delle infrastrutture telematiche giudiziarie e vorrei ricordarlo in un momento nel quale con grandissima fatica ci stiamo avviando al processo telematico”.

 

 

Ed ecco le dichiarazioni che inquietano tutti: “Il mercato delle Segnalazioni di operazioni sospette (Sos) non si è affatto fermato. Abbiamo una prova clamorosa - dice Cantone davanti ai parlamentari -, durante la prima fuga di notizie è uscito un riferimento ad una Sos riguardo a un imprenditore che avrebbe avuto a che fare col ministro della Difesa, Guido Crosetto, quella Sos non era stata vista dal luogotenente della Guardia di finanza Pasquale Striano. C'era qualcuno che continuava a vendere sotto banco le Sos. Questa indagine è stata trasmessa alla procura di Roma. Questa è la seconda fuga di notizie in questa inchiesta. Però ancora non abbiamo capito chi e come questa notizia l'ha fatta uscire, danneggiando l’indagine. Striano ha scaricato 33.528 file dalla banca dati della Direzione nazionale antimafia. Condivido integralmente quello che ha detto il procuratore Melillo sul fatto che i numeri di questa vicenda lasciano pensare che ci sia altro. Sono numeri che inquietano, mostruosi”. 

 

 

Con buona pace di chi l’ha criticato e ha tirato in ballo la violazione della libertà di stampa Cantone elogia quanto fatto da Crosetto: “Ho sentito per due volte il ministro della Difesa, che credo vada ringraziato. In questo modo è stato scoperto un vero e proprio verminaio. La funzione del pm è individuare l'esistenza dei reati, dei fenomeni non se ne occupano. Esistono fatti di rilevante gravità di cui se ne occupa ognuno per le sue competenze”.

 

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