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Dossieraggio, la stoccata di Sallusti a Fittipaldi: "Non facciano le verginelle"

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A Quarta Repubblica nella puntata di lunedì 4 marzo c'è ospite Emiliano Fittipaldi, il direttore del Domani, ossia il quotidiano da cui è partita l'inchiesta della procura di Perugia sul cosiddetto dossieraggio. Come noto, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha fatto un esposto per un articolo che lo riguardava quando ancora non era ministro. Le indagini hanno fatto scoprire uno scenario inquietante, con un finanziere distaccato alla Direzione nazionale antimafia che avrebbe compiuto migliaia di accessi abusivi a banche dati riservate a caccia di informazioni su politici, soprattutto di centrodestra, e personaggi di vari settori. "È una fuga di notizie di una centrale Dna, noi raccontiamo un gigantesco conflitto di interesse di un uomo che stava diventando Ministro della difesa che non ci smentisce ma da lì inizia la caccia alla fonte", dice il giornalista al programma di Rete 4 condotto da Nicola Porro. “La destra dice è come la P2 e parla di dossieraggio, ma la P2 pensava di rovesciare lo Stato", argomenta. 

 

In collegamento c'è anche Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, che commenta: "“Quando pubblicai la notizia vera della casa di Montecarlo di Fini molti giornalisti scatenarono contro di me la macchina del fango, perché i giornalisti non sono super partes, quindi non facciano le verginelle”, è la risposta a Fittipaldi. “Non sembra strano che alla Dna vadano a controllare la vita privata di persone che non hanno niente a che fare con la mafia? Quindi è stato creato un centro di potere esterno allo Stato", è il commento del direttore che delinea uno scenario inquietante. 

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