Minacce e bullismo ai figli dei poliziotti di Firenze e Pisa. Attacchi choc e niente scuola
Prese in giro, provocazioni, atteggiamenti da bulli e offese varie: sono questi gli attacchi che stanno subendo i figli dei poliziotti impegnati nelle manifestazioni di Firenze e Pisa. “Eccolo il figlio dello sbirro”, “Ehi, il manganello dove lo hai lasciato?”, le frasi della vergogna pronunciate nei confronti dei ragazzi da altri compagni di scuola, costringendo diversi di loro a restare a casa in questi giorni difficili. E ora, secondo quanto riferisce il giornale, il Coisp, coordinamento per l’indipendenza sindacale delle Forze di Polizia, sta valutando anche di supportare legalmente i colleghi che intendono intraprendere azioni legali per difendere i loro ragazzi.
Piantedosi difende la Polizia dalla sinistra: “No processi sommari"
“Ci fanno passare come amanti del manganello e le nostre famiglie stanno vivendo un forte disagio. Noi siamo abituati a tutto, agli insulti, ai cori, alle derisioni ma quando a un agente viene detto che è un manganellatore allora sì, quella è davvero un’enorme offesa. I colleghi di Firenze e Pisa sono stati criminalizzati in un modo vergognoso. Quanto accaduto venerdì scorso a Pisa non è l’aggressione di poliziotti esaltati nei confronti di studenti inermi e festaioli ma è la risposta, necessaria, dello Stato e dei cittadini e politici onesti, alla pretesa di alcune centinaia di manifestanti di oltrepassare, con la forza, un dispositivo di sicurezza posto a difesa di obiettivi sensibili o comunque di zone interdette, legittimamente, alla manifestazione dall’autorità di Pubblica Sicurezza”, la denuncia Domenico Pianese, segretario generale del Coisp.
"D'accordo con lui". Scontri di Pisa, Del Debbio inchioda Conte
In particolare la delusione delle forze dell’ordine è per la strategia di lanciare i più giovani in testa al corteo, strumentalizzandoli in modo da provocare ed accendere gli animi. “Questo – dice ancora Pianese - è il fallimento della cultura della legalità, è necessario coinvolgere la scuola e la famiglia per recuperare questi ragazzi al rispetto degli altri e delle leggi. Altrimenti si trovano indirizzati dai professionisti dell’antagonismo e del disordine e da loro vengono appositamente lanciati contro le Forze di Polizia. Dalle immagini di quanto accaduto a Pisa, come in innumerevoli altre realtà, non emerge altro”.
"Pericolo per la Repubblica". Polizia, Salvini lancia l'allarme