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Elezioni Sardegna, i risultati parziali. Spoglio lumaca, quando sapremo chi ha vinto

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Elezioni regionali in Sardegna, prosegue il testa a testa tra Paolo Truzzu e Alessandra Todde per la presidenza. Il candidato del centrodestra. Col 46,7% dei voti Truzzu, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Sardegna, resta in testa, quando sono state scrutinate 819 sezioni su 1.840. Il dato è ancora molto parziale, considerato che non è stato ancora concluso lo scrutinio delle principali città, in cui l’avversaria Todde (Campo largo del centrosinistra) appare nettamente in testa. Secondo i dati aggiornati dalla Regione, Todde segue col 44,3%, mentre Renato Soru (Coalizione sarda) è all’8,1% e Lucia Chessa (Sardigna R-esiste) resta al 0,9%.

Come si nota, lo spoglio iniziato stamattina dopo la chiusura delle urne ieri alle 22, va a rilento. Non basta la lentezza nella comunicazione dei dati ufficiali sulle Regionali in Sardegna, a creare ulteriore suspence per lo spoglio in Sardegna c’era pure la tagliola dell’interruzione alle ore 19. Così prevede l’articolo 69 della legge regionale numero 7 del 6 marzo 1979: «Le operazioni (...) di scrutinio devono essere ultimate entro dodici ore dal loro inizio». Quindi, con l’apertura delle urne alle 7, il limite massimo sarebbe dovuto essere alle 19. Una scadenza vicina, considerando la quantità di schede scrutinate.

E allora quando sapremo i risultati definitivi di chi vinto le elezioni regionali in Sardegna 2024? C’è una precisazione del dirigente del Servizio elettorale della Regione Sardegna (datata 23 febbraio) che spiega che quello delle 19 non è un limite perentorio. "Il termine finale delle operazioni di scrutinio, fissato entro 12 ore dal loro inizio ai sensi dell’art. 69 della L.R. n. 7/1979, deve considerarsi meramente indicativo - scrive il direttore Sergio Loddo -. Pertanto, salvo che intervengano cause di forza maggiore, gli Uffici elettorali di sezione sono tenuti a completare tutte le operazioni di competenza". 

Lo scrutinio lumaca non è una novità in Sardegna. Nel 2019, a distanza di giorni dalla domenica del voto, ancora il quadro dei voti ottenuti dai singoli consiglieri non era ancora definitivo e non si conosceva la composizione del nuovo Consiglio regionale. Nel 2014 le cose non andarono meglio. Anche in quel caso, quando si impose il centrosinistra, a conferma dell’alternanza fra gli schieramenti, si collezionarono ritardi e polemiche. Cinque anni fa non tutte le allora 1840 sezioni comunicarono regolarmente i risultati dello scrutinio. 

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